European Race Walking Team Championships (Cup) 2013 Maschile

X ed. - Dudince (SVK)









 

50 Km.

 

Partenza sul passo di 4:40 con subito in testa il Russo Bartsaykin (9:03 al primo passaggio) seguito dall’altro Russo Maksimov (9:04) e da Diniz (9:10). Gli Italiani Nkouloukidi e Tontodonati sono attorno alla 13° posizione. Molto strane le alte transenne che separano la carreggiata del percorso “go & back” di 1 Km. e che in certi punti rendono complicato il lavoro dei giudici. Fra i primi a ricevere dei richiami è proprio uno dei due leader Bartsaykin. Dopo 21’10” i primi due doppiaggi ed a farne le spese sono due atleti di casa Krajcovic e Medera. Il Bulgaro Tanchev viene squalificato dopo il Km. 4.

Al km 5 passano assieme in 22:34 Maksimov, Bartsaykin e Diniz. Federico Tontodonati è 10° (23:13), Jean Jacques Nkouloukidi è 15° (23:23), Teodorico Caporaso è 25° (24:00), Lorenzo Dessì è 30° in 24:05. Al Km. 8 il Polacco Sikora è gravato della prima Red Card (sbloccaggio) e poco prima del 10° Km. anche per Diniz arriva la prima Red Card (sospensione).

Al km 10 passano quasi assieme Maksimov (45:05), Bartsaykin, Diniz e Noskov (RUS) in 45:06 seguiti da Ryzhov (RUS in 45:07). Federico Tontodonati è il primo degli italiani 11° (46:12), Jean Jacques Nkouloukidi è 16° (46:48), Teodorico Caporaso è 27° (47:41), Lorenzo Dessì è 31° in 48:03. Al Km. 12 Diniz allunga di qualche metro (54:02) seguito in blocco dai quattro Russi. Al Km. 15 passano Diniz (1:07.29) seguito dai quattro russi 1:07.38 da Sudol, Sikora (POL) e Budza (UKR) in 1:08.20. Tontodonati è 14° in 1:09.21), Jean Jacques Nkouloukidi è 17° (1:10.17), Teodorico Caporaso è 25° (1:11.25), Lorenzo Dessì è 31° in 1:12.01.

Al Km. 20 cambia molto poco: Diniz (1:29:48) seguito dai quattro russi 1:20.02. Tontodonati è sempre 14° in 1:32.11, Jean Jacques Nkouloukidi è sempre 17° (1:33.44), Teodorico Caporaso è sempre 25° (1:35.03), ma gravato da una Red Card, mentre Lorenzo Dessì è sempre 31° in 1:36.17.

Anche a metà gara cambia molto poco: Diniz (1:51.59) seguito dai quattro russi 1:52.31. Tontodonati è sempre 14° in 1:55.29, Jean Jacques Nkouloukidi è 19° (1:57.06), Teodorico Caporaso è sempre 25° (1:58.41), Lorenzo Dessì è sempre 31° in 2:01.03. Dopo il 28° Km. Diniz incrementa un po’ l’andatura e passa al 30° Km in 2:14.02. Dietro a lui il solito gruppo dei russi seguiti dagli ucraini e dai polacchi che dominano le prime 12 posizioni. Assieme anche i tre spagnoli Villanueva, Garcia, e Odriozola (questi ultimi alla veneranda età di 44 anni il primo e 40 il secondo). Davanti a Odriozola il primo degli Italiani: Tontodonati (16° in 2:20.00). Jean Jacques Nkouloukidi è 19° (2:20.30), Teodorico Caporaso è 23° (2:22.26), Lorenzo Dessì è 28° in 2:25.04.

Al 30° Km. Lorenzo Dessì è gravato da una Red Card. I passaggi al 35 Km. sono i seguenti: Diniz (2:36.04) seguito da Ryzhov e Nosov (2:37.15) che a loro volta sono seguiti da Maksimov (2:37.24 con 2 Red Cards) e Bartsaykin che ha perso un minuto da Maksimov (2:38.24). Gli Italiani: Tontodonati è andato in crisi per problemi di stomaco e viaggia in 24° posizione (2:46.47) preceduto da Jean Jacques Nkouloukidi è 18° (2:43.56), Teodorico Caporaso è 21° (2:45.24), Lorenzo Dessì è 27° in 2:49.29.

Al 40° Km. sempre Diniz in prima posizione (2:57.46), seguito da Ryzhov (2:58.58) e Noskov (2:59.26) che a loro volta sono seguiti da Maksimov (3:00.39 con 2 Red Cards). Gli Italiani: Tontodonati non è passato al 36° km. ed ha abbandonato la gara; Jean Jacques Nkouloukidi è sempre 18° (2:53.22), Teodorico Caporaso è 20° (2:54.53), Lorenzo Dessì è 24° in 2:59.20.

Il 45° Km. vede sempre il regolare Diniz al comando (3.19.49), seguito da Ryzhov (3:20.51) e Noskov (3.22.09). Al quarto posto si è inserito l’ucraino Hlavan, autore di una bella progressione (3:23.40) seguito dal polacco Sudol (2:23.54) che a loro volta sono seguiti da Maksimov (3:24.21). Gli Italiani: Jean Jacques Nkouloukidi ha passato Odriozola ed è 16° (3:32.01), Teodorico Caporaso è dietro a Nkouloukidi 17° (3:33.36), Lorenzo Dessì è 21° in 3:39.19.

Gli ultimi 5 Km. sono una passerella per Yohann Diniz che li copre in 21:21 in tranquillità e vince in 3:41.08. Bisogna aspettare oltre 3’30” per il secondo Mikhail Ryzhov (3:44.42) mentre al terzo posto si classifica l’altro russo Ivan Noskov (3.45.32). Quarto è l’Ucraino Ihor Hlavan (3:46.10) che ha la meglio sul Polacco Sudol (3:46.42). Un bel finale per Teodorico Caporaso (ultimi 5 Km. in 23:10 e finale di 3:51.59 hw rappresenta il Personal Best) lo portano a ridosso di Jean Jacqus Nkouloukidi (3.51.33).

Purtroppo però questi tempi valgono solamente la 15° e 16° posizione. Lorenzo Dessì guadagna due posizioni e si piazza al 20° posto in 4:06.45.

 

 

Classifica a squadre 50km Men Russia 12 Ukraine 19 Poland 31 Spain 37 France 46 Italy 51 Portugal 66 Belarus 87 Slovakia 93

 

 

La vittoria di Yohann Diniz (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)

20 Km. Uomini

I tempi di Metz, quando vincevamo la Coppa Europa monopolizzando il podio, sono molto lontani: sembrano preistoria eppure sono passati appena quattro anni. C’è da riflettere in Casa Italia, fino ad ora solo la giovane scuola pugliese è in linea con le aspettative ! Gli altri nostri maschietti, si sono persi nella calda giornata di Dudince.

 

La cronaca: partenza sul passo di 4:22 con il gruppo compatto. Al km 5 c’è un folto gruppo a guidare la gara. In testa: Petr Trofimov, Denis Strelkof (RUS), Robert Heffernan (IRL) Erik Tysse (NOR), Matej Toth (SVK), Miguel Angel Lopez (ESP) che passano in 20:22. Gli italiani: Giorgio Rubino è 13° in 20:24, Matteo Giupponi è 21° in 20:33, Vito Di Bari è 30° in 21:09 e Daniele Paris è 31° in 21:19. Al km 10 passano nell’ordine Trofimov, Strelkov, Ruzavin, Tysse, Lopez, Toth, Kovenko (UKR), Dmytrenko (UKR) tutti in 40:49.

 

Gli italiani: Giorgio Rubino ha ceduto posizioni ed è 13° in 41:14; Matteo Giupponi è 26° in 42:04; Vito Di Bari è 29° in 42:47 e Daniele Paris è 34° in 42:47. Strelkov allunga al Km. 12 e al K. 15 passano nell’ordine lo stesso Strelkov (1:01:08) seguito a 17” dal compagno di squadra Ivanov, da Matej Toth, dall’ucraino Ruslan Dmytrienko e dallo spagnolo Migiuel Angel Lopez tutti in 1:01:25. Poco dietro Erik Tysse (1:01.32). Gli Italiani: Rubino 12° in 1:02:22, Giupponi 26° in 1:04.04 (gravato da una Red Card), Di Bari 29° in 1:04.55, Paris 42° in 1:07.20.

Nei 5 km. finali assistiamo ad un bellissimo incremento dell’andatura tra il Km. 16 e il km. 17 da parte di Miguel Angel Lopez e di Matej Toth. Sul capo di Strelkov pesa una una Red Card; Lopez aumenta ancora e prende qualche metro a Toth. Terminano nell’ordine: Strelkov (1:21.41), Lopez (1:21.49) e Toth (1:21.52). Seguono Ivanov (RUS – 1:22.16), Dmytrienko (UKR – 1.22.31), Tysse (NOR – 1:22.44) Rubino recupera qualcosa nel finale e termina al 13° posto in 1:23.59, Giupponi è 26° in 1:27.02, Di Bari è 31 in 1.27.43 (anch’egli con una Red Card sulle spalle) mentre Daniele Paris termina 41° in 1:31.13.

 

Classifica a squadre 20km Men Russia 20 Ukraine 30 Poland 44 Belarus 52 Spain 68 Italy 71 Slovakia 82 Germany 83 Portugal 86 Ireland 91 France 108 Czech Rep. 136 Hungary 148 Turkey 179

 

Su questo link: Una selezione di foto di Giancarlo Colombo: click qui

 

 

I tre Russi in testa alla gara (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)

La vittoria di Denis Strelkov (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)

 

10 Km. Junior Uomini

Partenza sul passo di 4:40 con subito in testa la coppia russa composta da Pavel Parshin e Nikolay Markov seguiti dagli spagnoli Alvaro Marin, Marc Tur e dall’Italiano Vito Minei.

Al km 5 i due russi sono in testa e passano assieme in 22:34. Minei è terzo davanti a Alvaro Marin, Marc Tur. Verso il 7° Km. Minei ha incrementato il passo e staccato i due spagnoli. E’ saldamente terzo (28:55) dalla coppia russia (28:46). Francesco Fortunato è 9° in 30:23, mentre Alessandro Cusmai è 44° in 33:45. A due giri (8 Km) dalla fine Minei è sempre terzo in 33:05, con i due russi in 32:56. Lo spagnolo Marc Tur è 4° in 34:07. Fortunato è sempre 9° in 35:04.

All’arrivo La coppia russa arriva assieme, mano nella mano (41:14), ma la vittoria va a Pavel Parshin davanti a Nikolay Markov. Terzo è Minei in 41:27 (PB) autore di una gara stupenda, avvolto nel tricolore, che varrà anche in maniera pesante per l’argento a squadre. Quarto il lituano Marius Savelkis (42:50) che nel finale ha avuto la meglio sullo spagnolo Mar Tur (42:56). Sesto il sorprendente greco Konstadínos Dedópoulos (43:11), settimo il turco Sahin Senoduncu (43:22), ottavo l’altro spagnolo Diego Garcia (43:22) e al nono posto Francesco Furtunato (44:01). Alessandro Cusmai arriva 38° in 48:11.

Classifica a squadre 10km Junior Men Russia 3 Italy 12 Spain 13 Greece 22 Lithuania 32 Ukraine 34 Portugal 36 Finland 41 France 43 Romania 50 Hungary 50 G.B. & N.I. 51 Czech Rep. 55 Germany 58 Poland 59 Slovakia 63 Latvia 74 Belarus 75

 

Vito Minei avvolto nel tricolore (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)

Pavel Parshin e Nikolay Markov (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)

 

Le pagelle degli azzurri

50 Km. – Federico Tontodonati La bella gara di Villa di Serio dello scorso 14.10.2012 è un effimero ricordo, come pure quella di Podebrady (1:22.33). Al Km. 20 a Dundince è passato in 1:32.11; ci si aspettava qualche minuto di meno, ma soprattutto non ci si aspettava il ritiro. Com'è spiegabile questo calo di condizione ? Non sarà che forse per Federico sia meglio puntare sulla 20 Km. ? Voto: senza voto (ma solo per incoraggiamento)

 

50 Km. – Jean Jacques Nkouloukidi Ad Olhao era stato sesto e si presentava con un PB di accredito di 3:52.35. Considerando la giornata calda, il tempo ottenuto a Dudince (3:56.33) che gli è valso la 15° posizione, si ritiene che questo sia il suo valore europeo attuale. Magari ci si aspettava un piccolo miglioramento. Voto: 6+

50 Km. – Teodorico Caporaso Si presenta con l’11° posto ottenuto ad Olhao ed il PB di 3:59.19 ottenuto nel 2012 a Saransk in Coppa del Mondo. Si migliora di 2’36”, nonostante il caldo, arrivando dietro Nkouloukidi (3:56.46). Quando si è allenati e si crede in se stessi i risultati si ottengono. Voto: 7/8

50 Km. – Lorenzo Dessì Si presenta con l’10° posto ottenuto ad Olhao ed il PB di 3:57.32 ottenuto a Villa di Serio il lontano 23.10.2011. Autore di una gara di rimonta, magari forse anche per demeriti altrui, nonostante sia gravato da una proposta di squalifica. Arriva 20° (4:06.45) e salva la classifica a squadre. Non fosse per il tempo ottenuto avrebbe la sufficienza piena. Voto: 6- 20 Km. uomini – Giorgio Rubino Non si capisce come un mese fa a Podebrady arriva quarto ad 53” da Matej Toth (ieri terzo in 1:21.52 e che a Podebrady aveva ottenuto 1:20.14) e ieri termina in 13° posizione in un 1.23.59. Dalla brillante prova del 2009 a Berlino ha collezionato solamente prestazioni incolori. Soffre le manifestazioni importanti e non riesce a risolvere questo problema. Voto: 5+ (perché è il primo degli italiani e per la sua postuma implacabile autocritica su un Social Network)

 

20 Km. uomini – Matteo Giupponi Inutile che si presenti in gara con un tempo di accredito roboante (1:20.58) ottenuto nel 2010 a Lugano, e con una sola gara nella stagione a Lugano (21° in 1:23.50). Oggi come oggi Matteo non lo vale assolutamente. Purtroppo non vale nemmeno quel 1:24.23 che lo aveva collocato al 38° posto a Saransk in Coppa del Mondo lo scorso anno. Mai in gara, con una proposta di squalifica, arriva appena 26° in 1:27.07. La tristezza è ancora più grande se lo si compara ai progressi dello spagnolo Miguel Angel Lopez che lo scorso anno a La Coruna aveva gareggiato a fianco di Matteo per poi lasciarlo nel finale (1:20.59 per Lopez, 1:22.07 per Giupponi). Oggi Lopez rischia la vittoria dopo una gara stupenda (1:21.49); per Matteo sembra che quei 7” che gli hanno precluso Londra 2012 siano un macigno. C’è molto da lavorare psicologicamente e tecnicamente. Voto: 4

20 Km. uomini – Daniele Paris Lo si sapeva non in perfette condizioni fisiche. Ma allora, perché non preferire altri ? Arriva 41° in 1:31.13, ben lontano dal personale di 1:24.29 ottenuto a Lugano due mesi fa. Porta a termine la gara, comunque e questo gli fa onore. Voto: 5

20 Km. uomini – Vito Di Bari Anche lui lo si sapeva in non perfette condizioni. Anche lui gareggia al di sotto delle aspettative, e termina in 32° posizione in 1.27.43 ben 2’1” oltre il tempo ottenuto a Lugano (1:25.42) Voto: 5- 10 Km. junior uomini – Vito Minei Sempre in gara, con coraggio e determinazione. Le rare squalifiche ottenute sul suolo italiano lo hanno temprato a fare meglio con determinazione e coraggio. Non sbaglia nulla e porta a casa un bronzo a 13” dalla coppia di testa che fa ben sperare per gli Europei Juniores di Rieti. Il tempo ottenuto (41:17) migliora anche il precedente Personal Best di Podebrady di un mese fa (41:25). Traduzione: ma il caldo non c’era nella sua gara, oppure per altri diventa solamente una scusante ? Contribuisce in maniera determinante all’argento a squadre, che, assieme al suo bronzo, è la sola altra medaglia della spedizione Slovacca. Voto: 9+ (10 solo con la vittoria)

 

10 Km. junior uomini – Francesco Fortunato Magari lui stesso si aspettava qualcosa di meglio visto il tempo di accredito di 42:51 ottenuto a Podebrady. Resta il fatto che arriva 9° in 44:01 e porta a casa l’argento a squadre. Voto: 7+ (fosse entrato nei finalisti voto: 8)

10 Km. junior uomini – Alessandro Cusmai Alla sua prima importante esperienza internazionale. Soffre probabilmente la tensione nervosa più del caldo e non replica il 44:06 di Podebray terminando in 38° posizione in 48:11. Sale però sul podio nella gara a squadre e questo vale già di per sé la sufficienza. Voto: 6

 

 


 

 

(english version)

 

(from European Athletics web site)

 

50 Km.

The Frenchman had already recorded a sharp 3:49:00 in March in the Slovakian spa town, and on Sunday took the race by the scruff of the neck to record a second European Cup Race Walking triumph to go with two gold-lined European Championships. He was a sorry figure at last year's Olympics and World Championships, but on this particular stretch of road and with the Euro carrot dangling in front – Diniz consumed it whole. Niggling injury worries behind him, once he took the lead just before 15k, the rest were playing catch-up. Had he taken a little less time to high five fans on the last lap as well as an unscheduled pit-stop at 40k, he would have easily clawed back the 10 seconds that denied him the European Cup record held by Russia's Vladimir Kanaykin. Early on, it took only four laps before the leading Russian pair was lapping the back markers. Unsurprisingly, Alexey Bartsaykin and the little known Konstantin Maksimov were heading the charge joined at the 5k-mark by Diniz in 22:33. Mikhail Ryzhov and Ivan Noskov shadowed 20 yards behind, and in their wake, two Poles and two from Ukraine were also biding their time. But if there was ever a doubt about the task facing the recording table, nearly half the field of 49 had been lapped already. By 10k (45:04), all four Russians crowded the Frenchman with the equally divided Poland/Ukraine quartet 31 seconds back. However, the rest of the field were disparate ones and twos, except for the Portuguese team throng almost a minute behind at this point. Diniz opted for breathing space and eased forward eight seconds at 15k. He increased it by five at 20k (1:20:48) with the Russians a minute plus ahead of everyone else. Increasing the gap to almost a minute at 30k (2:14:05) the relentless pace set by Diniz as the sun rose took its toll on first Maksimov who drifted from his team-mates at this point, recovered, and then saw Bartsaykin lag as the Frenchman recorded a couple of quick laps at 4:24 each. As he turned the screw, the Russians were done team bonding. It was every man for himself, with Ryzhov forcing the split and the other two also showing gaps between each other. The first Russian held on for a seven-minute improvement, although he almost limped across the line in contrast to the sprightly Diniz who had time to kiss the mascot. Noskov came through for bronze. Ihor Hlaven was on two disqualification cards for more than 30k, but the walker from Ukraine defied the odds for fourth, and Poland's Grzegorz Sudol used his experience to claim fifth. Jesus Angel Garcia was a winner on this course an amazing 12 years ago. Where the 43-year-old gets his enthusiasm from is anyone's guess, but in a last 100m sprint, the Spaniard held off team-mate Claudio Villanueva, nine years his junior, by two seconds to claim 11th, and only a little over eight minutes slower than 2001. Diniz was delighted to have come back from a poor couple of years. He said: "It's true I seem to be inspired by European competition, and I don't know why. "I like Dudince. It's a small town, but it has a big, big heart and it inspires me. The problems I had over the last two years are known, but I'm particularly pleased to have won here. "Because it was very, very hot, I think it gives me even more hope for the World Championships later this year

 

Team standings 50km Men Russia 12 Ukraine 19 Poland 31 Spain 37 France 46 Italy 51 Portugal 66 Belarus 87 Slovakia 93

 

Leading group in first part (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)

 

 

20 Km. Men

 

The title looked a foregone conclusion with two laps to go: Denis Strelkov from Russia was going to win. But having built up a substantial lead, the Russian suddenly appeared to slow. But the truth was Matej Toth and Miguel Angel Lopez was going faster. After a string of Russian victories throughout the day, it looked as if an upset was on the cards when a 35 second advantage earlier dwindled to just 10 with one more kilometre to race. Spurred on by a home crowd, Slovakia's Toth went after Lopez. The Spaniard went after the Russian, and the anguished face of Strelkov made it plain what the winning effort cost him as he crossed the line. It was all very different when a gang of many members went through 3km in 12:10. Ireland's Robbie Heffernan and Strelkov were marginal chiefs, but even when the group reached 5k (20:21) there were few willing to abdicate a grip on the top 15. Around 70 metres back three Poles and a Portuguese were straining to stare at the leaders backs. By 10k (40:49), the group had been thinned to 10. Spain's Ben Sanchez was a noticeable casualty after he called it a day, but the rest ploughed on, immune to the conditions. The two following from around 100m were former European Cup winner Giorgio Rubino and Ivan Losev from Ukraine. Any pretence of a truce was dead at 12k. Strelkov cut loose, and five metres back his three team-mates also cut the tow rope to an illustrious gathering including local favourite Toth, Norway's Eric Tysse, Christopher Linke (Germany) and Lopez. The rest of Europe including Heffernan was having none of that and soon dragged back the trio – but not Strelkov who was clearly going for broke. Having already recorded a personal best on home soil in February where it was also sunny down on the Black Coast, the Russian clearly has a penchant for warm walking. Even though he was 21 seconds up on Toth at 15k, Lopez and Ivanov (Russia), the trio were having a battle royale for the rest of the medals. With two laps to go Lopez pushed on followed by Toth, and the rest headed backwards. At the end, a happy Toth admitted adrenalin had kicked in. "Of course, there was pressure to do well at home," he said. "I got a second place (at 20k) two years ago, and have made progress since then as well. "I was thinking maybe we could catch Strelkov, but he had just enough." The Russian winner reckoned he 'dared to dream' after posting his 1:19:53 PB only in February. He added: "It was very hard during the race, too hot, too hard – but I felt in fantastic form."

 

On this link: A selection of photos taken by Giancarlo Colombo: click here

Miguel Angel Lopez celebrates second place (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)

Team standings

 

20km Men Russia 20 Ukraine 30 Poland 44 Belarus 52 Spain 68 Italy 71 Slovakia 82 Germany 83 Portugal 86 Ireland 91 France 108 Czech Rep. 136 Hungary 148 Turkey 179

 

10 Km. Junior Men

 

Nikolay Markov and Pavel Parshin held hands aloft as they crossed the finish line, but that pesky tenth of a second split them at last. The latter got the nod, but you can bet the room they share at the Saransk Walking Centre in Russia sees the two medals side by side on their table. The pair was exactly that from the gun, inseparable, save for a couple of minutes when Spaniard Alvaro Martin got in between them at the beginning. That lasted but half a lap and there on it was a just a question of how much they would win by – and in the end not as much they thought. Fast improving, Vito Minei tried to rein in the pair but even though the Italian claimed a brave bronze, after walking alone for the second half of the race, the few seconds' difference proved elusive. The two Russians and Martin hit the first kilometre at 4:05, with the next lap marginally quicker with a group of six including the welcome sight of a new nation – Turkey, challenging for top honours. The Russian double act then did a disappearing act down the road to hit 3k in 12:10, with Martin settling for safety in the next group. There was 15 seconds from Russia to a Spanish pairing, now Marc Tur and Menei had joined the chase. It was 20:28 at half way, with Martin paying for his early charge when shown the dreaded red disc that means disqualification. Minei was now a safe third, with Tur already 100m behind and tiring. In contrast, Marius Savelskis leapt ahead for fourth to get Lithuania a long-awaited mention at a major walk. There were plenty of personal bests, nine in the first 17, despite the fact it was high noon and blistering. Parshin was surprised he wasn't allowed to tie with his friend. "We are great friends in and out of training, and we wanted this to be a joint win," he said. "It doesn't matter, we know what wanted to do." Minei is now looking forward to the European Junior Championships on home soil at Rieti in July. He added: "It was hot, but I live in the south of Italy, and this", he said pointing to the sun, "is normal for me."

Team standings 10km Junior Men Russia 3 Italy 12 Spain 13 Greece 22 Lithuania 32 Ukraine 34 Portugal 36 Finland 41 France 43 Romania 50 Hungary 50 G.B. & N.I. 51 Czech Rep. 55 Germany 58 Poland 59 Slovakia 63 Latvia 74 Belarus 75

 

10 km. Junior Men podium (photo by Giancarlo Colombo per Fidal)