10/04/2017   Un bagliore di Francia nella marcia europea






Sarà forse passato sotto traccia nelle turbolenze del momento della marcia mondiale, ma il risultato ottenuto dai cugini Francesi nella città termale di Podebrady in Repubblica Ceca lo scorso week-end non può essere solo un caso.

 

A Rio Maior con l’occasione di salutarci avemmo modo di scambiare quattro chiacchiere con l’allenatore di Emilie Menuet e comprendemmo che il disegno di sviluppo della Francia è incastonato in un quadro che offre un panorama molto interessante.

 

In terra di Boemia sabato scorso abbinandolo alla classica gara di Podebrady si è svolto anche un incontro internazionale tra Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Lituania, Norvegia, Polonia, Svezia, Svizzera, Ungheria e la Repubblica Ceca, paese ospitante.

Facevano parte dell’incontro le due gare U20 sulla distanza dei 10km (uomini e donne) e le due gare senior sulla distanza dei 20km (uomini e donne).

 

Non può essere certamente frutto di una casualità se la Francia ha vinto ben tre delle quattro possibili classifiche.

Ancor più non può essere frutto del caso “come” sono state vinte.

 

10km U20 uomini

 

1.- Francia: punti 4

2.- Polonia: punti 10

3.- Gran Bretagna: punti 12

 

10km U20 donne

 

1.- Francia: punti 4

2.- Polonia: punti 9

3.- Lituania: punti 17

 

20km uomini

 

1.- Francia: punti 3

2.- Ungheria: punti 15

3.- Svezia: punti 21

 

20km donne

 

1.- Lituania: punti 3

2.- Francia: punti 11

3.- Polonia: 13

 

Non fosse stato per le gemelle Zivile e Monika Vaiciukeviciute (LTU) i cugini Francesi avrebbero fatto uno storico “en plein”.

 

 

Nella prova senior degli uomini, Kevin Campion ha passato gran parte della gara come il solo vero antagonista di Christopher Linke (GER), e nonostante i due difficili chilometri finali è terminato secondo in 1:20:28 suo nuovo personal best (precedente di 1:20:39 stabilito sempre qui a Podebrady il 12.4.2014), seconda prestazione europea della stagione dietro ovviamente a Linke.

Questo ci fa pensare che i marciatori Francesi amino la Boemia, terra di cristallerie e per loro (i Francesi) di sonori risultati.

Ma non è stato solamente Kevin Campion a migliorare il proprio personal best. Anche Jean Blancheateau (1:22:59) straccia il suo personal best di 1:25:08 ottenuto lo scorso 7.5.2016 a Roma.

E Gabriel Bordier che aveva chiuso la stagione 2016 in 1:28:46, fa ancora meglio in termini di differenziale, terminando in 1:23:50 (- 4:56).

 

Basterebbero questi pochi numeri per rendere felici, ma a livello giovanile la musica è stata quella di un crescendo Rossiniano.

 

Nei maschi, David Kuster resiste per 8km al favorito Leo Kopp (GER) e arriva secondo in 41:31 nuovo personal best anche per lui (precedente 43:42 ottenuto lo scorso 7.5.2016 a Roma).

Justin Bournier imita il compagno di squadra e arriva quarto in 43:03. Inutile dire che anche per lui Podebrady è il portafortuna dei suoi personal best visto che il precedente di 364 giorni fa era stato ottenuto su questo circuito in 44:00 (9.4.2016).

Uguale sorte anche per il meno accreditato dei tre giovani transalpini, Ryan Gognies, che al 47:44 dello scorso anno risponde quest’anno con un 47:06.

 

Nelle femmine invece dietro l’impossibile Teresa Zurek (45:53) spunta Camille Aurriere (48:36) ad avere la meglio su Anni Nurmi (48:40) e sulla compagna di squadra Eloise Terrec (48:44).

Per la Aurriere il personal best di Saint Sebastien-sur-Loire del 13.3.2016 (50:29) è cancellato e sostituito con l’attuale 48:36.

Per la Terrec invece ad essere cancellato è il personal best di Roma del 7.5.2016 (49:42) e sostituito con l’attuale 48:44.

Anche la meno accreditata delle tre transalpine, Sarah Lacroix, stabilisce il nuovo personal best in 52:56 (precedente di 53:20 stabilito ad Yverdon-les-Bains, Svizzera il 11.12.2016.

 

E torniamo alla 20km donne con la quale abbiamo iniziato questa disamina.

Sarà forse stato per l’assenza di Emilie Menuet ma questa è stata la prova più debole dei transalpini.

Marine Quennehen arriva 11° in 1:35:07 che ovviamente è il nuovo personal best (precedente a Podebrady lo scorso anno di 1:38:27).

Lo stesso discorso vale per Amandine Marcou che arriva 14° in 1:37:00 (precedente personal best di 1:37:23, stabilito a Saint Sebastien-sur-Loire del 13.3.2016).

 

Pensiamo sia sufficiente per dire che pur senza Yohann Diniz per la Francia questa è stata una giornata storica e da incorniciare: undici atleti con undici personal best non è cosa di tutti i giorni.

 

Oggi, senior a parte, la graduatoria Europea sui 10km, in previsione di Grosseto 2017, vede due atleti francesi sui primi quattro negli uomini, e due atlete francesi sulle prime dieci nelle donne.

 

Se son rose fioriranno. 

 

Allosn enfants de la Patrie. Le jour de la gloire est arrivé !

 
 
 
 
(foto di copertina da FFA)