Lo scorso 15 giugno 2016 abbiamo pubblicato un articolo avente per oggetto “Discernere fra bloccaggio del ginocchio e mancanza di contatto con il suolo”.
L’obiettivo era quello di analizzare la diversa percezione dei due errori tecnici da parte delle diverse giurie, negli ultimi due Giochi Olimpici e paragonarlo con le decisioni prese nel corso del 2017 in quattro gare internazionali ed una gara nazionale.
Da più parti abbiamo ricevuto richieste di approfondimenti su questa materia in primis da parte di allenatori e anche da giornalisti.
L’interesse comune ci ha spinto quindi ad una analisi retrospettiva ad oggi di quanto accaduto nelle ultime sette edizioni dei Giochi Olimpici.
La storia spesso serve a ricordare i punti fermi, gli errori e le positività scelte da parte di chi ci ha preceduto. Anche questa volta l’obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori uno spaccato di un quarto di secolo della nostra specialità dal punto di vista tecnico.
Rimandiamo comunque ai nostri lettori a quanto scrivemmo il 15 giugno 2016 ed il particolare sulla storia passata in Italia, quella che il compianto Pino Dordoni, sempre molto saggio e pragmatico, definì “l’errore storico di mettere in pratica delle differenti regole ancorché in sole gare nazionali, che poi non potevano venir accettate a livello internazionale. Quel tipo di scelta si trasformava da buona fata in cattiva strega e si ritorceva immediatamente sul nostro atleta quando varcava in confini dell'Italia”.
Riproponiamo anche quanto scrivemmo a proposito di evoluzione temporale.
La marcia di allora era però ben diversa da quella di oggi.
Un occhio di un giudice attento riusciva ancora a cogliere anche una fase di volo, cosa che oggi ben difficilmente si riesce a fare e si sta appunto discutendo di utilizzare “l’occhio elettronico” per mettere tutti gli atleti allo stesso livello, ma la sua applicazione non è ancora ai nastri di partenza, sebbene sia in fase di avanzata progettazione.
La marcia dei nostri giorni porta però alcuni atleti spesso a commettere entrambi gli errori rispetto a quella del passato nella quale con inferiori velocità e frequenze si poteva ancora percepire una netta differenza tra i due tipi di errore tecnico.
Oggi più che mai due atleti che nella loro progressione presentino un gesto tecnico con una fase di volo ed altresì un impatto con la gamba avanzante al suolo piegata, vengono diversamente valutati dalle giurie, mentre ciò non dovrebbe avvenire.
A questo ci piace aggiungere che quando nel 1999 il Walking Committee della IAAF decise di rendere pubblico il motivo (sbloccaggio del ginocchio o mancanza di contatto con il suolo) della red card a carico del singolo atleta lo fece con il principale obiettivo quello di dare all’atleta la possibilità di correggersi in gara, ma soprattutto, con l’aiuto del proprio allenatore, anche nelle gare future.
Già tempo addietro abbiamo avuto modo di sottolineare l’importanza della corretta segnalazione. Oggi lo ribadiamo ancor più.
Abbiamo diviso il nostro lavoro in decenni di storia (1990-1999), (2000-2009), (2010-2019) e li abbiamo segmentati nelle tre gare usuali del panorama olimpico per dare appunto modo ai nostri lettori di trarre da se le loro considerazioni storiche e tecniche.
Evoluzione del decennio 1990 - 1999
Competizione | Athletes at the Start | Red Cards issued | % on athletes |
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Barcelona 1992 | 129 | 117 | 90,70% |
50km Men | 43 | 44 | 102,33% |
20km Men | 42 | 38 | 90,48% |
10km Women | 44 | 35 | 79,55% |
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Atlanta 1996 | 156 | 134 | 85,90% |
50km Men | 52 | 50 | 96,15% |
20km Men | 60 | 46 | 76,67% |
10km Women | 44 | 38 | 86,36% |
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Total in Olympic before 2000 | 285 | 251 | 88,07% |
50km Men | 95 | 94 | 98,95% |
20km Men | 102 | 84 | 82,35% |
10km Women | 88 | 73 | 82,85% |
La prime risposte che abbiamo dalla lettura di questa tabella ci dicono che:
- la 50 km viene mediamente giudicata più rigorosamente dalle giurie rispetto alle due gare più veloci.
- la 10 km donne, pur essendo la gara più corta e di conseguenza la più veloce, ha il minor numero di red cards a carico delle atlete. La logica conseguenza è che viene da chiedersi: "ma le donne marciano meglio degli uomini ?"
Red cards per sbloccaggio e mancanza di contatto
Competizione | Red Cards issued | Bent Knee | % | Loss of Contact | % |
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Barcelona 1992 | 117 | 36 | 30,77% | 81 | 69,23% |
50km Men | 44 | 21 | 47,73% | 23 | 52,27% |
20km Men | 38 | 11 | 28,95% | 27 | 71,05% |
10km Women | 35 | 4 | 11,43% | 31 | 88,57% |
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Atlanta 1996 | 134 | 43 | 32,09% | 91 | 67,91% |
50km Men | 50 | 24 | 48,00% | 26 | 52,00% |
20km Men | 46 | 12 | 26,09% | 34 | 73,91% |
10km Women | 38 | 7 | 18,42% | 31 | 81,58% |
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Total in Olympics before 2000 | 251 | 79 | 31,47% | 172 | 68,53% |
50km Men | 94 | 45 | 47,87% | 49 | 52,13% |
20km Men | 84 | 23 | 27,38% | 61 | 72,62% |
10km Women | 73 | 11 | 15,07% | 62 | 84,93% |
La seconda risposta è:
- l'errore tecnico nella 50km è quasi equamente distribuito tra bloccaggio del ginocchio e mancanza di contatto con il suolo. Le percentuali di Barcellona 1992 ed Atlanta 1996 sono pressochè identiche.
- l'errore tecnico nelle gare più veloci aumenta di molto verso la mancanza di contatto con il suolo
- questo avviene ancor più nella gara femminile in quanto ancora pià corta.
Desideriamo solamente ricordare che nell'epoca presa in esame le velocità espresse in km/h e rilevate sulla media dei primi (o delle prime) 20 atleti(e) erano quelle della tabella sottostante.
Speed | 20km - Men | 50km - Men | 10km - Women | 20km - Women |
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Minimum | 15,07 km/h | 13,32 km/h | 14,01 km/h | 13,51 km/h (1999) |
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Maximum | 15,18 km/h | 13,34 km/h | 14,21 km/h | 13,51 km/h (1999) |
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Nei prossimi giorni continueremo questa analisi riferendoci al periodo 2000 - 2009.