20/08/2017   Il sogno di una notte di primavera si trasforma nella realtà di una notte di mezza estate






Il 2017 sarà senz’altro considerato l’anno più bello della vita da parte di Ines Henriques.

 

Iniziato splendidamente con il primo record mondiale riconosciuto sulla distanza della 50km donne che la voluta “parità di genere” ha portato alla ribalta.

Ma il 4:08:26 ottenuto il 15.1.2017 a Porto de Mos (POR) aveva ancora il sapore dello sconosciuto, dell’ignoto, dell’inesplorato.

 

Prosegue Ines Henriques con la sua “campagna messicana” affrontata tra Ciudad Juarez e Monterrey assieme ad Ana Cabecinha agli inizi di marzo.

Il gruppo Portoghese guidato da Jorge Miguel, Nuno Monteiro e Paulo Murta sempre a lottare per le posizioni di testa.

Pochi si rendono conto che si avvicina un numero fatidico: 100. 

La svolta della centesima prova della 20km portata a termine nel giorno in cui tutta Rio Maior era Ines Henriques ha fatto diventare certezza quello che pensavamo fosse solamente un sogno di una notte di primavera: vincere il titolo mondiale nella 50km donne.

 

Ma c’era in mezzo anche la Coppa Europa nella quale il Portogallo nutriva anche intensi interessi di squadra.

Il diavolo ci mise però la coda.

Una squalifica cocente, che Jorge Miguel ancora non digeriva due settimane dopo seduto sui divani dell’Hotel Riazor a La Coruna.

E poi sembrava insormontabile l’ostacolo dell’entry standard di 4:06:00 (quello degli uomini).

Una parola tira l’altra, un suggerimento tira l’altro e la richiesta da parte del Portogallo di una wild card per la detentrice del record mondiale diventa realtà.

La IAAF va oltre ed il sogno di una notte di primavera di Ines di partecipare al Campionati Mondiali diventa realtà. Il pianto di Podebrady si trasforma in sorriso.

La nuova avventura è alle porte. 

 

Per 30km assieme a Han Yin (CHN) a lasciar trascorrere oltre 2:36:00, fatte solamente di sguardi reciproci e di pensieri.

E poi via verso l’avverarsi del sogno più bello della propria vita (4:05:56).

 

“Sei viva” chiede Jorge Miguel alla sua allieva, la prima campionessa del mondo nella 50km donne.

Lei dice che questo trionfo non è stato solo un trionfo personale, ma quello di un gruppo.

Credere di essere capace di marciare 50km in meno di 4:06:00 doveva essere la dimostrazione che lei era la pioniera delle donne, che il limite ora si sposta verso l’inesplorato, che la prova si evolverà solo se le sette partenti di Londra si evolveranno e si spera lo facciano.

 

E lui Jorge Miguel, colui che ci ha creduto fin dall’inizio, colui che ha fatto conoscere Rio Maior nel mondo, colui che ha allenato per una vita anche Susana Feitor che ora sfoglia la margherita se abbandonare o meno, lui sorride.

 

Grazie per il messaggio che ci hai lanciato Jorge.

Chissà se altri lo vorranno raccogliere.

 

 

 

 

 

Ines Henriques a Rio Maior (foto di Joao Reboco - POR)