17/10/2017   Gleina (GER) - Non sfuma il ricordo dei tempi passati






La marcia è uno sport di fatica, a volte non compreso, a volte ricordato solamente per le medaglie che porta ai singoli paesi, ma è uno sport che da sempre ha cementato amicizie profonde anche fra avversari acerrimi.

Il dopo gara spesso terminava in una serata allegra nella quale atleti, allenatori e giudici si trovavano assieme a festeggiare il vincitore, davanti ad uno o più boccali di birra, e a confrontarsi, magari anche in maniera burbera ma senza rancore.

Insomma un piccolo mondo antico di una famiglia che discute sul futuro dei propri figli, ma pur sempre una famiglia.

 

Il colore delle magliette delle rispettive squadre nazionali era dimenticato. Nasceva e cresceva l’amicizia, quella vera, quella con la A maiuscola, quella che superava la rivalità di poche ore prima, dimenticata poco dopo aver tagliato il traguardo.

 

Chi scrive ricorda due di queste serate: una a Royal Leamington (GBR) nella sera della domenica di Pasqua del 2000 in una discoteca trasformatasi come d’incanto attorno all’aprirsi di una bottiglia di whisky (vinta da un atleta ed offerta ad un giudice) che si apriva ed alla quale attinsero oltre una ventina di persone tra atleti, coach e giudici. Era festa.

E come non ricordare quella di qualche anno prima (1998) a Dudince, dove in una taverna (poi da tutti battezzata Taverna Popular) forti del cambio molto favorevole lira/corona ceca di allora si offriva gratuitamente la birra anche agli avventori locali.

 

Chissà quando ci si sarebbe rivisti.

Nascevano amicizie e qualcuno vide nascere anche degli amori che, a quanto ci è dato di sapere sono poi sfociati in fortunati matrimoni.

 

Il ricordo di questi tempi passati a volte sembra sfumato, ma i sorrisi dei cinque personaggi della foto di copertina di oggi ci dicono esattamente il contrario: l'aver fatto tutti parte di una stagione di successi, tra i quali quello più importante è stato quello di aver cementato un’amicizia che ha superato le rivalità della gara.

 

E a Gleina (GER), sabato scorso, in occasione dei Campionati della 50km di Germania, si sono ritrovati questi cinque ex giovanotti dei quali ricordiamo solamente che portano con loro otto medaglie olimpiche: Hans-Georg Reimann, Hartwig Gauder, Dieter Lindner, Peter Frenkel, e Christoph Hohne. Cinque nomi leggendari a cavallo fra gli anni settanta e ottanta.

 

Ci permettiamo di ricordare solamente qualcosa di più di quello in blu, il più alto di tutti: Hartwig Gauder.

Inizia a vincere medaglie importanti ai Giochi Olimpici di Mosca 1980 (oro) e termina ai Campionati Europei 1990 a Spalato (bronzo).

Ma è diventato famoso per un’altra storia.

Nel 1996 comincia a soffrire di una grave infezione da virus al cuore, e la sua vita è in pericolo. Dopo aver vissuto per diversi mesi con un cuore artificiale riceve un trapianto di cuore e inizia la sua "Seconda opportunità chiamata anche la vita con il terzo cuore” raccontata in un avvincente libro.

 

Mentre di Peter Frenkel, fotografo professionista, apprezziamo a dismisura le immagini da lui postate sui social network che sono davvero incantevoli.

 

Grazie a tutti voi leggende della marcia in Germania.