22/10/2017   Giappone: Paese leader nella 50km uomini






La vittoria odierna di due nomi, sconosciuti ai più (Hayato Katsuki e Yuki Ito), nella 50km odierna in Giappone ci ha fatto riflettere un attimo sulla crescita negli ultimi anni del paese del Sol Levante sulla distanza.

 

Il 2012, l’anno dei Giochi Olimpici di Londra, può essere considerato l’anno in cui l’investimento nella 50km ha cominciato a produrre dei frutti, anche se non in termini di medaglie.

Londra fu avara nei confronti del Giappone, che fra l’altro soffrirono la squalifica del loro miglior performer, Yuki Yamazaki che aveva vinto a Wajima (JPN) in 3:41:47 risultando così ottavo nella graduatoria mondiale dell’anno.

Dietro a lui nella graduatoria mondiale finirono gli altri due atleti leader nella 50km in Giappone: Koichiro Morioka che arrivando settimo a Londra in 3:43:14 terminò 10° nella graduatoria Mondiale del 2017 e Takayuki Tanii, secondo a Wajima in 3:43:56 terminò 13° nella stessa graduatoria (e a Londra non terminò la gara).

 

Nel 2013 a Mosca, Takayuki Tanii arrivò 9° in 3:44:26, quasi fotocopia del tempo di Wajima (3:44:25) che lo pose al 12° posto nella graduatoria mondiale. Se si considerano le prime due performances solamente Ihor Hlavan (UKR), Yohann Diniz (FRA), Mikhail Ryzhov (RUS) e Ivan Noskov (RUS) avevano fatto meglio di lui.

Hirooki Arai, che aveva sostituto Yuki Yamazaki con l’11° posto di Mosca (3:45:56) fu 13° nella graduatoria mondiale dell’anno.

Koichiro Morioka (23° a Mosca in 3:53:54) in forza del 2° posto di Wajima di quell’anno (3:50:51) fu 27° nella graduatoria mondiale dell’anno.

 

Il 2014 il Giappone non fu presente nella 50km alla Coppa del Mondo di Taicang che si svolgeva a soli 15 giorni di distanza dalla loro 50km di Campionato a Wajima, che abbiamo già più volte detto, rappresenta per la loro federazione un “must ineludibile”.

I Giapponesi ottennero però altrettanti eccellenti risultati agli Asian Games a Incheon (KOR) con la vittoria di Takayuki Tanii (3:40:19) che rappresentò la 5° prestazione mondiale dell’anno. Ma Tanii, in forza anche della sua vittoria a Wajima il 20.4.2014 (3:41:32), su due performances per anno, fu dietro solamente a Mikhail Ryzhov (RUS) e Ivan Noskov (RUS).

Dopo Tanii nella graduatoria mondiale del 2014, termine al sesto posto Hirooki Arai che a Takahata fece registrare un ottimo 3:40:34.

Nelle prime venti posizioni della graduatoria mondiale del 2014 nella 50km c’era spazio ancora per altri due atleti del Giappone: Takuya Yoshida (decimo che terminò 2° Takahata in 3:43:02) e Yuki Yamazaki (undicesimo che terminò 2° a Wajima in 3:44:23).

Impressionante la crescita in quell’anno dei Giapponesi che con quattro performance nei primi venti della graduatoria mondiale furono secondi (14:08:18) solamente alla Russia (14:04:53).

 

Le medaglie arrivarono nel 2015.

Takayuki Tanii corona la sua carriera con il bronzo ai Campionati del Mondo di Beijing (3:42:55) e terzo nella graduatoria mondiale dell’anno.

Hirooki Arai che a Beijing arrivò quarto (3:43:44) fu quinto nella graduatoria mondiale dell’anno.

Koichiro Morioka che non aveva partecipato ai Campionati Mondiali a Beijing (gli fu preferito Yuki Yamazaki che terminò 34° in 4:03.54) si riscattò con la vittoria a Takahata il 25.10.2015 in 3:44:27 per terminare al 10° posto nella graduatoria mondiale dell’anno sulla 50km.

Il Giappone con tre atleti nei primi venti (11:11:06) riuscì ad avere la meglio sulla Russia (11:13:11) che, travolta dalle problematiche del doping, terminò di fatto la sua stagione con la Coppa Europa di Murcia.

Ma nei primi 50 atleti dell’anno c’erano però altri due rappresentanti del Sol Levante: Tomofumi Kanno (46° in 3:54:24) e Takuya Yoshida (47° in 3:54:55).

Si erano appena affacciati alla ribalta Hayato Katsuki (73° in 3:59:03) e Shuuto Gotoh (77° in 3:59:23).

 

Nel 2016 la medaglia olimpica.

Hirooki Arai vince il bronzo a Rio de Janeiro in 3:41:24 (è quinto nella graduatoria mondiale del 2017).

Kay Kobayashi vince a Takahata il 23.10.2016 in 3:42:08 e balza al settimo posto nella graduatoria mondiale 2016.

Takayuki Tanii con il suo 14° posto di Rio de Janeiro in 3:51:00 è appena 38° nella graduatoria mondiale 2017.

Koichiro Morioka a Rio non va oltre il 27° posto in 3:58:59

Il Giappone perde la leadership mondiale sulla distanza, ma cresce Hayato Katsuki (54° in 3:53:41 ottenuto a Takahata).

E poi a far gioire tutti c’è il bronzo olimpico.

 

Quest’anno (2017) la svolta decisiva e, a dir poco, impressionante.

Hirooki Arai (3:41:17) e Kay Kobayashi (3:41:19) con una gara d’intelligenza e di squadra, raccolgono ai Campionati Mondiali di Londra l’argento ed il bronzo.

Non basta. Satoshi Maruo (3:43:03) arriva quinto.

In tre nei primi cinque al mondo !

Oggi a Takahata, Hayato Katsuki vince in 3:48:36 e balza al 26° posto nella graduatoria mondiale della 50km nel 2017.

Yuki Ito, secondo in 3:56:34 scala posizioni fino al 53° posto.

 

 

Gli autori di questo successo. Conosciamo personalmente tre importanti tecnici: l’Head Coach Fumio Imamura, Shigeyuki Shimizu e Tadahiro Kosaka.

Imamura per apprendere al meglio l'attività formativa di un buon coach, passa un intero anno tra il 2005 e il 2006 a Saluzzo con Sandro Damilano che sta preparando per i Giochi Olimpici, Elisa Rigaudo e Alex Schwazer.

Fa parte del team anche un giovane biomeccanico Koji Hoga Miura.

Il settore giudicante del Giappone è affidato a Akira Fujisaki con validi colleghi.

Sarà un caso ma, sia Fumio Imamura, che Tadahiro Kosaka e Akira Fujisaki provengono dalla 50km.

 

La chiave del successo: la molteplicità di gare in Giappone su tutte le distanze, sia a livello federale che di high school che università, con sempre non meno di una ventina di atleti allo start.

 

Inutile dire che il percorso di avvicinamento a Tokyo 2020 è già iniziato.

 

 

 

(nella foto di copertina: Koji Hoga Miura, Fumio Imamura e Shgeyuki Shimizu)

 

 

 

 

Akira Fujisaki (bib 83)