06/05/2019   Non perdiamo un campioncino in erba






Domenica scorsa nel sole di Mariano Comense avevamo assistito ad un’altra squalifica, e purtroppo doverosa e meritata, da parte di un giovane U18.

Uno di quelli che un paio d’anni fa aveva fatto saltare sugli spalti di Cles Ruggero Sala uno degli allenatori dei giovani marciatori che è sempre alla richiesta di giovani nuovi nomi da consegnare a questa marcia italiana che vive in continuazione con l’obiettivo di crescere: il ragazzino all’epoca poco più che quattordicenne, già marciava che era una meraviglia.

 

L’anno successivo (2018) iniziò la stagione con un risultato strabiliante ottenuto sui 3.000m su pista in quel di Palermo quando fu capace allora di ottenere un incredibile 12:50:73 mandando in soffitta il record italiano U16 che apparteneva a niente di meno che Giorgio Rubino, mentre a fine settembre a San Vito al Tagliamento (PN) sui 5.000m aveva fermato in cronometro su 21:49:86 (e qui cancellato fu un altro nome roboante, quello di Michele Didoni.)

Cominciammo a capire allora che la spasmodica ricerca del record italiano in una specialità nella quale il movimento dei record assume un andamento da "valzer lento" piuttosto che da “can can” non avrebbe potuto giovare al giovane che avevamo visto in pieno periodo di sviluppo.

 

La sua altezza in una stagione era aumentata di una decina di centimetri, ma con essa si erano creati dei grossi problemi di postura: le spalle sembravano pesanti ed incassate sul busto, la muscolatura del bacino e delle anche non totalmente formata; la fluidità che il giovane aveva mostrato in quel di Cles e che aveva entusiasmato i presenti era svanita in un sogno notturno.

Per di più si era creato un problema di avanzamento del piede destro per l’esterno compiendo più strada, non attaccando quasi mai di tallone, ma spesso di piatto, e dando all'esterno l’impressione evidente di una fase di volo.

Avvicinammo il suo allenatore consigliandogli alcuni esercizi di mobilità articolare, invitandolo a farlo vedere da qualche esperto posturale e di scambiare qualche opinione con i tecnici di vertice nei raduni allo scopo di cercare un recupero delle sue potenzialità che a nostro parere non erano e sono poche.

C’è tempo per lavorare pensavamo. Infatti non lo abbiamo più visto per tutto il resto della stagione fino ai Campionati Italiani Cadetti.

 

Lui ed alcuni altri sono in testa fin dall’inizio. Abbiamo delle perplessità  su questo passo strano e poco fluido, ma, secondo noi, il giovane ha in testa solo un obiettivo il tempo di 21:57.80 (la miglior prestazione italiana cadetti di Michele Didoni).

- passa ai 1.000: in 4:26; 

- passa ai 2.000: in 8:56 (secondi 1.000 in 4:30); 

- passa ai 3.000 in 13:22 (terzi 1.000 in 4:37);

- passa infine ai 4.000 in 17:46 (quarti 1.000 in 4:44). 

Probabilmente per il record è tardi, ma lui guadagna una decina di metri.  Purtroppo a 120 dall’arrivo viene fermato per altre due red cards arrivate tra le 17:14 e le 17:15, nemmeno, il tempo di finire nella Zona di Attesa. 
E' l'ultima delusione del 2018.

 

Cambia la stagione ed il giovane nel 2019 gareggia negli allievi

 

- 27.1.2019 - Gioiosa Marea: Campionato Nazionali sui 10km (con giuria internazionale): egli raccoglie 8 palette gialle e 6 red cards - DQ

- 8.2.2019 - Ancona: Campionati Indoor U18 5.000m: vince i Campionati Italiani Indoor in 22:09.62 (una red card)

- 25.4.2019 - Udine:  Memorial Todaro 5.000m: vince in 21:40:20 (nessuna red card e nuovo personal best sulla distanza)

- 29.4.2019 - Mariano Comense: Campionati di Società Nord Italia, 10km: su cinque giudici dei quali due internazionali raccoglie 5 palette gialle per mancanza di contatto e 3 red cards, viene fermato per 1 minuto nella Zona di Attesa, e infine dopo la 4° red card viene DQ

- 4.5.2019 - Pordenone: Campionato di Società U18 5.000m: vince in 21:47.20 (suo secondo tempo di sempre e nessuna red cards).

 

A nostro modesto avviso il cronometro non è tutto, in particolare quando si è di fronte a giovani atleti in pieno sviluppo. Le red cards servono, eccome se servono.
Il programma delle ultime due settimane, a nostro modesto parere non lo aiuterà a crescere, e a risolvere gli errori tecnici e posturali anche recentemente visti. 

Francamente ci dispiace. Vedevamo in lui un campioncino in erba.

 

Sosteniamolo, è il suo sogno non il nostro.