18/07/2019   Il grande rifiuto a Parigi






La pubblicazione del libro di Francis Guilleux (FRA)  “Le sport de la marcia en France et à travers le Monde” ci ha permesso di conoscere i dettagli dei fatti che accaddero ai Giochi Olimpici di Parigi 1924.

Li ripercorriamo nel racconto dello scrittore.

 

 


 

 

Essendo stato designato dalla Federazione Francese di Atletica come allenatore dei due marciatori della Francia che avrebbero partecipato agli VIII Giochi Olimpici di Parigi 1924, ho assistito a tutte le peripezie relative agli allenamenti dei Francesi es alle tre prove di marcia: le due serie sui 10km e la finale.

 

Fu per me la felice occasione di ricavare una serie enorme di insegnamenti utili e fare uno studio molto interessante sugli stili dei migliori marciatori del mondo dell’epoca.

Ai Giochi Olimpici di Parigi 1924 la scuola della marcia Italiana ha trionfato ed il suo miglior campione, Uno Frigerio, già vincitore ad Anversa nel 1920, vide issarsi la bandiera italiana sullo stadio olimpico di Colombe per la terza volta.

 

I quattro marciatori che rappresentarono l’Italia furono tutti finalisti. Frigerio vincitore in 47:49, Pavesi terzo, Valente settimo e Bosatra ottavo.

Malgrado certe critiche di al alcuni personaggi che si interessano alla marcia, credo che Frigertio sia senza ombra di dubbio il più elegante, il più estetico ed il migliore marciatore veloce del mondo che io abbia mai visto su una pista; la sua andatura è meravigliosa e il suo stile è impeccabile.

Certamente è vero che lo stile dei marciatori italiani ed il particolare quello di Frigerio è una chicca purtroppo troppo rara da vedere ed i metodi della marcia italiana devono attirare tutta la nostra attenzione.

 

Nella prova di marcia dei Giochi Olimpici di Parigi 16 Nazioni avevano presentato un totale di 26 marciatori che vennero ripartiti in due batterie.

 

Per la prima batteria la giuria di marcia era così composta: Max Spitzer (FRA), H.G. Brockman (GBR), E. Lunghi (ITA), H. G. Lomax (GBR), Obberthbleising (USA).

L’ordine di arrivo di questa serie fu il seguente:

1° Goodwin (GBR) in 49:04, 2° Pavesi (ITA), 3° Hinkel (USA), 4° Bosatra (ITA), 5° Clermont (FRA), 6° Freeman (CAN).

Nella gara venne squalificato il marciatore dell’Austria, Kuhnel, da parte del giudice Obberthbleising (USA). Dopo la gara la giuria d’appello decise di autorizzare questo marciatore a ri-gareggiare nella seconda serie, ma la giuria di marcia trovò questa decisione assolutamente inaccettabile per la loro coscienza e decisero unanimemente di rifiutarsi di giudicare la seconda batteria.

Questo incidente fu commentato su tutti i giornali.

 

Gli organizzatori dovettero costituire una nuova giuria e la cosa non fu per n niente facile: io stesso fui sollecitato a fare il giudice di marcia nella seconda batteria, ma siccome pensavo che i giudici che avevano squalificato Khunel avevano avuto ragione, rifiutai anch’io.

 

La seconda batteria ebbe luogo due giorni dopo con la seguente giuria di marcia: G. Foureaun (FRA), Fowler-Dixon (GBR), J. B. Gibbins (RSA), H. Lamberto (ITA), E. Karsson (SWE).

L’ordine di arrivo di questa serie fu il seguente:

1° Frigerio (ITA) in 49:15.3/5, 2° Mac-Master (RSA), 3° Schwab (SUI), 4° Valente (ITA), 5° Clarke (GBR), 6° Decrombecque (FRA), 7° Kalnin (LAT).

Nel corso di questa batteria ci fu un’ecatombe di squalifiche: Kuhnel (AUT), Fekette (HUN), Foster (USA), Granville (CAN), Austen (AUS), Rusk (LAT), Keemink (NEL) e due cecoslovacchi.

Parecchi marciatori iscritti non si presentarono alla partenza.

 

Alla fine vennero accettati dalla giuria di marcia solamente 13 marciatori per la finale.

Quattro italiani: Frigerio, Pavesi, Valente e Bosatra

Due inglesi: Goodwin e Clarke

Uno svizzero: Schwab

Uno Canadese; Freeman

Uno Lettone; Kalnin

Un Sud-Africano: Mac-Master

Cinque marciatori per batteria vennero scelti per la finale.

 

Ordine di arrivo della finale

 

1.- Ugo Frigerio (ITA) in 47:49.0

2.- Gordon Goodwin (GBR) in 48:37.9

3.- Cecil Mac-Master (RSA) in 49:08.0

4.- Donato Pavesi (ITA) in 49:17.0

5° Arthur Tell Schwab (SUI) in 49:50.0

6° Ernest Clark (GBR) in 49:59.2

7° Armando Valente (ITA) in 50:07:0

8° Luigi Bosatra (ITA) in 50:09.0

9° H. Hinkel (USA) a 50m da Bosatra

10° H Clermont (FRA) a 50m da Hinkel

 

 

 

 

In francese il testo originale del libro (pag 139-141) di Francis Guilleux: clicca qui