10/11/2020   Ernesto Canto (MEX) combatte contro un cancro al pancreas e al fegato






 

 

 

Quando le cattive notizie arrivano non arrivano mai sole.

 

Anche Ernesto Canto, ex marciatore messicano campione olimpico a Los Angeles 84, combatte contro un cancro al pancreas e al fegato, come riportato nella stampa messicana da Diario El Heraldo. 

Ecco perché l'ex atleta ha ringraziato attraverso i suoi social il supporto mostrato dai suoi followers e dalla sua famiglia che lo accompagnano in questi tempi difficili.

 

Attraverso questo canale voglio ringraziare le tante espressioni di affetto e sostegno che ho ricevuto. Sto attraversando una situazione difficile, ma la sto affrontando con fede e determinazione. Vorrei chiedere comprensione, perché per indicazioni mediche ho bisogno di tranquillità. Vorrei anche chiarire che al momento non ho richiesto donatori di sangue, ma se necessario la informerò. Sarò in contatto in questo modo. Non posso non menzionare quanto sia importante la mia famiglia in questi momenti in cui il loro sostegno è stato fondamentale”, ha pubblicato Canto sul suo account Twitter ufficiale.

 

Canto Gudiño, che ha recentemente compiuto 61 anni il 18 ottobre, è stato ricoverato il 30 ottobre a causa di questa malattia, secondo il periodico El Heraldo. 

 

Il 31 ottobre il campione olimpico di Los Angeles 1984ha reso pubblico che soffriva di questa malattia con il seguente messaggio: “Buongiorno, amici dei media e famiglia olimpica. Vi informo che sto combattendo una malattia. Ringrazio tutti voi per le vostre sincere parole di incoraggiamento e di preoccupazione per la mia salute, ogni giorno ritrovo forza e coraggio per andare avanti”.

 

Canto Gudiño è l'unico atleta messicano che è riuscito a vincere le quattro competizioni più importanti nello stesso ciclo olimpico, conquistando l'oro nella marcia di 20 chilometri ai Giochi centroamericani e caraibici Havana 1982, ai Giochi Panamericani Caracas 1983, ai Campionati mondiali di atletica leggera di Helsinki 1983 ed quella più attesa ottenuta al Memorial Coliseum di Los Angeles ai Giochi Olimpici del 1984 dove ha tagliato il traguardo in 1:23:13. 

Quel 1984 è stato l’apice l'apice della sua carriera.

Infatti oltre alla vittoria olimpica aveva stabilito il 5.5.1984 il record mondiale dell’ora al Gran Premio di Softland a Fana, Bergen, in Norvegia, e successivamente battuto il record di 20.000m in 1:18:40.

 

Inoltre, nel 1981 gli è stato conferito il National Sports Award.