11/07/2021   Un momento difficile per la marcia U23 maschile europea






 

 

I Campionati Europei U23 hanno iniziato la loro storia nel 1997 con l’edizione di Turku (FIN).

Questa di Tallin (EST) è la tredicesima edizione e pertanto si sono assegnate nella totalità 39 medaglie.

 

Nella storia di questi Campionati la Nazione europea che ha conquistato più medaglie in assoluto è la Russia con ben 12 medaglie vinte tra il 1997 ed il 2015 incluso, poiché il bando di esclusione era avvenuto dopo la disputa dei Campionati Europei. Ad essa va aggiunta una medaglia conquistata da un atleta Russo, ma che ha gareggiato come ANA nel 2019.

 

Riportiamo nella tabellina qui di seguito l'elenco delle Nazioni con il numero delle medaglie e quante di queste sono d'oro.

 

 

 

Nation Total medals Gold medals
     
Russia 12 + 1 4 + 1
Spain 9 5
Belarus 4 -
Italy 4 -
Poland 2 2
Germany 2 -
Latvia 1 1
Turkey 1 -
Great Britain 1 -
France 1 -
Ireland 1 -
Total 39 13

 

 

Riportiamo invece nella tabella qui di seguito anno per anno i risultati che sono stati ottenuti dai vincitori di medaglia

 

 

Year Gold Silver Bronze Average
         
1997 1:19:58 1:21:59 1:22:26 1:21:28
1999 1:23:42 1:24:04 1:24:25 1:24:04
2001 1:23:03 1:23:10 1:23:16 1:23:10
2003 1:22:07 1:24:04 1:24:28 1:23:33
2005 1:23:14 1:23:30 1:23:56 1:23:33
2007 1:20:43 1:21:51 1:23:33 1:22:02
2009 1:22.23 1:22:57 1:23:00 1:22:47
2011 1:24:21 1:24:25 1:24:30 1:24:25
2013 1:21:34 1:25:04 1:25:25 1:24:01
2015 1:23:49 1:24:51 1:25:26 1:24:42
2017 1:22:29 1:22:52 1:23:06 1:22:48
2019 1:21.29 1:21:32 1:22:13 1:21:45
2021 1:25:06 1:25:50 1:26:05 1:25:40
         
Best 1997 2019 2019 1997
Worst 2021 2021 2021 2021

 

 

Alcune considerazioni

 

Come si evidenzia dalla tabella è stata dal punto di vista cronometrico la peggior gara di queste 13 edizioni degli europei U23. Con il tempo del vincitore, lo spagnolo José Manuel Pérez, si sarebbe conquistata una medaglia di bronzo solo nelle edizioni del 2013 e del 2015.

 

Senza voler andare indietro nella storia prima degli anni Novanta ma solamente soffermandoci ai campionati europei U23, questi sono sempre stati nobilitati da atleti che poi in futuro hanno raggiunto grandi risultati nelle manifestazioni internazionali più importanti. 

L’elenco e lungo e pieno di grandi nomi: Aigar Fadajevs (LAT); Francisco Fernández (ESP); Juan Manuel Molina (ESP); Valeriy Borchin (RUS); Miguel Angel López (ESP); Massimo Stano (ITA); Alvaro Martin (ESP); Diego García (ESP) e Vasiliy Mizinov (RUS ora ANA).

Non intravediamo, al momento, negli atleti che hanno gareggiato a Tallin campioni in grado di ripetere le gesta di quelli che gli hanno preceduto.

 

La gara in terra Estone ha anche confermato la crisi che attualmente il vecchio continente sta passando. Nessuno degli atleti piazzati sarebbe stato in grado di ben figurare di fronte ai coetanei Asiatici o Sudamericani.

 

La crisi dell’Europa per altro era già manifestata con i risultati dei Campionati Europei di Marcia a Squadre di Podebrady, dalle liste mondiali stagionali e, in parte, dal World Rankings.

 

Il primo europeo delle Top liste mondiali sulla 20km è il turco Salih Korkmaz in 9° posizione. 

Nelle prime 10 posizioni troviamo 8 asiatici e un keniano.

Bisogna analizzare le prime 25 posizioni della lista mondiale per trovare una maggioranza di atleti del vecchio continente: 11 sono gli europei, 9 gli asiatici, 4 i sudamericani e 1 australiano.

 

Molto più favorevole all’Europa il World Rankings dove nei primi dieci posti troviamo cinque asiatici e cinque europei. 

 

Resta però comunque evidente il calo a livello U23 che si è evidenziato in questa edizione nella quale il risultato medio dei tre atleti che hanno ottenuto una medaglia è di quasi 1 minuto superiore a quello meno favorevole (2015: 1:24:42) delle dodici edizioni precedenti.

Ma l'esempio più lampante è quello di David Kenny (IRL) che nel 2019 a Gavle (SWE) con il risultato di 1:25:43 era arrivato soltanto 9°, mentre nell'edizione di quest'anno è arrivanto all'argento pur avendo fatto registrare un tempo di pochissimo più alto (1:25:50).

 

In questo momento vista la mancanza dei russi l’onore europeo è tenuto alto dal trio spagnolo Diego García, Alvaro Martin e Miguel Angel López; dallo svedese Perseus Karlström e dal russo Vasiliy Mizinov. 

Altri, purtroppo, non ne vediamo in prospettiva olimpica.

 

Sarà la gara di Sapporo a chiarire se questo rallentamento europeo visto ai campionati Europei U23 e nel Campionato Europeo a squadre di Podebrady si interromperà o si acuirà ulteriormente.