16/07/2022   La marcia Italiana nella prima giornata dei Campionati Mondiali di Oregon 2022






 

 

Ci siamo risvegliati da un bellissimo sogno, che sogno non era: Sapporo 2021.
 
Mancava è vero l’atleta di vertice, Antonella Palmisano, ma non si possono sempre trovare delle scusanti e talvolta bisogna guardare in faccia la realtà.
Quella realtà che oggi ci dice che le nostre speranze di rinverdire i fasti di Tokyo sono titte sulle spalle di Massimo Stano.

 

Ma siccome noi siamo anche ottimisti, cerchiamo anche di guardare il bicchiere mezzo pieno in quel rovente pomeriggio di Eugene.

 

E in quel bicchiere ci sta oggi una simpatica 37enne (si avete letto bene, una che spesso in Italia, nei risultati, viene relegata nella categoria Master), una faticatrice e amante della marcia, che ha ottenuto uno splendido ottavo posto in 1:29:54 a sette secondi dal personal best, ma davanti a nomi che avevano fatto la storia della marcia.

Ne ricordiamo solamente due: Ana Cabecinha e quella Glenda Morejon che a La Coruna alcuni anni fa fece un risultato stratosferico, però mai più ripetuto.

 

Valentina Trapletti oggi è stata la bandiera della marcia in Italia con il miglior piazzamento della sua lunga carriera.

 

 

 

 

 

Lei si dichiara “contentissima per il piazzamento, scocciata per non essersi migliorata”.

Non sappiamo se il suo precedente allenatore, Enzo Fiorillo, oppure quello attuale, Alessandro Gandellini, avessero scommesso un caffè con qualcuno per un simile piazzamento a Eugene; di certo sappiamo (e lo abbiamo scritto anche nelle preview del 12 luglio) che avevamo detto che con un under 1:29:00 sarebbe potuta arrivare nelle prime dieci. Sbagliavamo anche noi sul tempo, ma non sbagliavamo sul piazzamento. Ora qualcuno ci dovrà riconoscere quel famoso caffè, almeno !

 

Ma la medaglia ha sempre un’altra faccia. Ed oggi è quella negativa sulla quale è stampigliato il volto di Nicole Colombi.

Lo avevamo detto e ripetuto, la marcia della simpatica atleta di Bergamo, non viene assolutamente accettata a livello internazionale.

Quel ginocchio mai completamente esteso dal momento del contatto del tallone con il suolo e fino alla verticale, è il suo cruccio.

 

Ma, come ben si sa, dire le cose belle fa piacere a tutti, dire quelle meno belle purtroppo non si viene ascoltati da nessuno.

Intanto oggi Nicole soffre una ulteriore squalifica dopo la Zona di Penalità di Pescara in gennaio. Se si fosse lavorato sulla tecnica (e fossimo stati ascoltati) forse oggi questa squalifica non sarebbe stata tale.
Quando su sette giudici (uno purtroppo è stato fermato dal Covid19) in gara arrivano sette palette gialle e cinque red cards per la stessa infrazione evidentemente qualche problema ci deve essere.

 

 

 

 

 

E andiamo ai maschietti.

 

Probabilmente ora perderemo un amico, ma Francesco Fortunato non si può accontentare di 1:22:50 e di un 15° posto.

Certo era in buona compagnia con altri nomi roboanti che hanno occupato le posizioni tra il 13° ed il 17° posto.

Non comprendiamo come dopo lo squillo di Podebrady dello scorso anno (1:19:43) siamo ritornati alle prove opache di questa stagione, il cui acuto è stato La Coruna con un modesto 1:21:28. Ripetere Podebrady 2021 equivaleva al sesto posto, ma ci saremmo anche accontentati di vedere per lui lo stesso piazzamento di Valentina Trapletti.

Meno male che almeno dal punto di vista tecnico non ci sono stati problemi.

 

Gianluca Picchiottino è senza voto. Lontanissimo dal personal best (1:21:36) di La Coruna del 2019 in 1:28:33 che lo relega in trentaduesima posizione. Veramente troppo poco.

 

Ora non ci resta altro che aspettare la mattina del 24 luglio ed incrociare le dita perché i nostri sogni diventino realtà !