World Championships - WCH 2013 Maschile

14th ed. Moscow (RUS)









20 km marcia uomini

 

Partenza alle ore 17:00 locali per i 64 atleti della 20 km. uomini e dopo 4 minuti di gara arrivano sul circuito di 2 Km. lungo la Moscova.

Va subito in testa il giapponese Saito con una ventina di metri sul gruppo guidato dal Russo Ruzavin e dall'Ucraino Kovenko e dall'altro giapponese Suzuki. 

Primo passaggio verso il tabellone delle squalifiche, dove si conclude il primo giro dopo 11:45 di gara; si venino le prime palette gialle verso Ruzavin e Suzuki.

 

 

Ai 5 km

 

Il secondo giro al passaggio al 5 km è coperto in 20:17 con sempre Saito davanti a Suzuki. (20:19) e Ruzavin (20:23).

Gli italiani: Giupponi 14° (20:31) è nel gruppo degli inseguitori, Tontodati è 36° (20:47) e Rubino è 46° (20:56).

In testa sono due giapponesi seguiti da Kovenko, Ruzavin e da tutto il gruppo, che passano a 6 km. in 24:29

Al 7° km. Suzuki passa in 28:25 seguito dalla coppia Saito e Kovenko a qualche metro.

Giupponi è nel gruppo degli inseguitori.

 

Ai 10 km a metà gara

 

Suzuki in testa (40:34), seguito da Wang Zhen e Cheng Ding (CHN) che guidano il gruppo in 40:47 con Barrondo ed il francese Moulinet in 40:48.

Con loro anche i russi Ivanov e Strelkov. Hanno perso qualche posizione sia Saito, comunque 7°, che Kovenko che è 11°.

Gli italiani: Giupponi è 16° in 40:59 con una proposta di squalifica a carico per sospensione. Rubino 36° in 42:07 e Tontodonati 45° in 42:38.

 

Al km. 11 Suzuki è ancora in testa ma il suo vantaggio si è assottigliato a 11".

Tra l'12 e il 13 km. si compie la squalifica di Wang Zheng. che viene fermato esattamente al 13° km. Si aggiunge così agli altri due squalificati Caio Bonfim e Youngjun Byun.

Ivanov, Cheng e Barrondo (gravato da una proposta di squalifica per sospensione) prendono la testa e guidano la gara che guidano con 12".

Si profila lo stesso finale di Londra 2012 tra Cheng Ding e Erick Barrondo.

Dopo 58:00 di gara Barrondo riceve la seconda proposta di squalifica e rischia, mentre Cheng Ding va a fare l'andatura.

 

Ai 15 km

 

Passano Cheng, Ivanov, e Barrondo (1:00:41) seguiti dallo spagnolo Miguel Angel Lopez (1:01:03) il canadese Inaki Gomez (1:01:05) e dai due giapponesi.

 

Poco dopo Ivanov aumenta l'andatura e Barrondo rischiando cerca di seguirlo. Cede di qualche metro Cheng Ding. 

Gli Italiani: Matteo Giupponi è 17°, ma gravato ora da due proposte di squalifica, e sta facendo una gara sui suoi limiti attuali in buona rimonta. Rubino è 31° (1:03:48) mentre Tontodonati è 39° (1:05:19).

Barrondo riceve ancora delle palette gialle, ma non cede, sempre ad una decina di metri di distanza da Ivanov, e tallonato da Cheng Ding.

Al 17° km. è tutto nuovamente in gioco in quanto Barrondo e Cheng hanno raggiunto Ivanov.

Subito dopo Cheng Ding paga lo sforzo e cede di qualche metro.

Ecco però il fatto che cambia la gara: Barrondo va in testa, ma paga il suo coraggio e riceve la terza proposta di squalifica. Passa in terza posizione lo spagnolo Miguel Angel Lopez autore fino a questo punto di una bellissima gara.

 

Barrondo viene fermato poco dopo (1:13:02) nel corso del 18° km, quasi incredulo, mentre Cheng Ding gioisce (non proprio un bel gesto di fairplay).

Matteo Giupponi intanto è 16°.

 

L'ultimo giro

 

Cheng Ding (gravato ora da due proposte di squalifica e a grande rischio) cerca di avvicinarsi al Russo al momento della fine del circuito: è solo a 7" da Ivanov.

L'ultimo giro in pista vede il tripudio di Ivanov, la resa di Cheng Ding, che capisce che è meglio accontentarsi dell'argento, anzichè rischiare per un oro quasi impossibile, e la bellissima prova dello spagnolo Miguel Angel Lopez.

Vittoria ad Ivanov (1:20:58) secondo Cheng Ding (1:21:09) e poi Lopez  (1:21:21).

Quarto il Portoghese Joao Vieria che termina con un gran finale in 1:22:05 e che ottiene un meritatissimo piazzamento.

In 53 terminano la gara.

5 DQ (Wang Zhen - CHN, Erick Barrondo - CHN, Irfan Kolothim Thodi -IND, Caio Bomfim - BRA e Youngjun Byun - KOR).

5 anche i DNF, tra i quali i nomi illustri di Eider Arevalo e Luis Fernando Lopez (COL), Kevin Campion (FRA) ed il David Tomala (POL).

 

 

Gli italiani: 

 

Matteo Giupponi arriva 14° in 1:23:27 (Season Sest - precedente 1:23:50 ottenuto a Lugano il 17.3.2013); un risultato, il suo, secondo le attese e che premia il lavoro svolto, nonostante le due red cards per sospensione che indicano come ancora il suo tipo di marcia non sia completamente accettato.

 

Giorgio Rubino è 28° in 1:25:42 (lontano dal Seson Sest di Rio Maior, ma anche dal non brillante tempo di 1:23:58 di Dudince); ci sarà pure la giustificazione del problema all'anca patito dopo Dudince, ma rimane comunque una prestazione con molte ombre per un atleta che a Berlino nel 2009 aveva sfiorato il podio con il suo 4° posto in 1:19:20 ed agli Europei di Barcellona nel 2011 era giunto 5° in 1:22:12.

Da allora, la squalifica di Daegu 2011, e l'opaca gara di Londra 2012. Forse qualche riflessione deve essere fatta.

 

Federico Tontodonati è 43° in 1:29:26 anch'egli molto distante dal personale stagionale di 1:21:07 ottenuto a Podebrady il 13.4.2013. Una prova, la sua, che non lo può certamente soddisfare.

 

 

I risultati completi della gara uomini: clicca qui

 

 

Alle interviste alla TV italiana da apprezzare la serenità autocritica di Matteo Giupponi (anche magari quando, con una sottile vena polemica, dichiara a ragione la sua contrarietà per la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra 2012). 

Da apprezzare molto meno, pur nel pieno rispetto delle idee altrui, le parole pesanti come macigni di Giorgio Rubino nei confronti della precedente dirigenza federale, che possono avere una triste spiegazione solamente con il rendersi amaramente conto che la sua stella ha smesso di far luce.

A volte si dovrebbe avere il coraggio etico-morale di guardarsi all'indietro e chiedersi se quello che si ha ricevuto (in termini di assistenza e altro) è direttamente correlato a quello che si è ottenuto negli ultimi anni in termini di risultati sul campo, e non a quelli di potenziale o di allenamento.

Tanto rispettoso e condivisibile è stato il silenzio di Matteo Giupponi lo scorso anno, quanto improvvido ed irricevibile quello di chi ha chiesto tutto alla Federazione (indipendentemete da quale dirigenza ci fosse), non vedendosi negato nulla, ed oggi la ripaga non proprio brillantemente. Purtroppo, a nostro avviso, una vera caduta di stile, ma in questi giorni a queste cadute di stile anche altri ci stanno abituando!

 

 

L'intervista con il vincitore Aleksandr Ivanov: clicca qui

 

 

L'intervista con il bronzo Miguel Angel Lopez: clicca qui

 

 

L'ultimo giro in pista (Russia 2 TV): clicca qui

 

 

 

 

Il podio della 20 km. uomini

 

 

 

 

50 Km. marcia uomini

 

 

 

Partenza alle ore 8:30 locali per i 61 atleti che si affrontano per la 50 km. 

 

I favori del pronostico vanno, come al solito, ai due atleti russi Ivan Noskov e Mikhail Ryzhov, che hanno vinto l'argento el il bronzo a Dudince in Coppa Europa, all'australiano Jared Tallent (argento a Londra 2012), al francese Yohann Diniz, allo slovacco Matej Toth ed ai cinesi Li Janbo, Si Tianfeng (bronzo a Londra 2012), all'irladese Robert Heffernan.

Per l'Italia alla partenza Teodorico Caporaso, Marco De Luca e Jean Jacques Nkouloukidi.

Con il numero 382 il quarantatreenne spagnolo Jesus Angel Garcia che dopo la vittoria a Stoccarda 1993 non ha mancato a nessun successivo Campionato Mondiale. La sua oggi è l'undicesima partecipazione: un monumento.

 

Arrivano sul circuito dopo 4:41 con in testa i due russi Ivan Noskov e Mikhail Ryzhov a fare l'andatura e con il gruppo guidato dal giapponese Koichiro Morioka, dal francese Yohann Diniz, e dallo slovacco Matej Toth, fresco di nomina nella Commissione Atleti della IAAF.

 

 

5 km.

 

Sempre in testa Ivan Noskov e Mikhail Ryzhov a fare l'andatura, (22:19) ma che sono stati quasi raggiunti da Jared Tallent (22:22).

In quarta posizione Yohann Diniz (22:29) e poi tutto il gruppo nel quale il polacco Lukasz  Nowak è già gravato da una red card.

Gli Italiani: Marco De Luca è 16° in 22:47, Jean Jacques Nkouloukidi è 37° in 23:37, Teodorico Caporaso è 50° in 23:45.

 

 

10 km.

 

I primi tre passano in 44:26, con i secondi 5 km. coperti in 22:07,  ma Tallent è gravato da una proposta di squalifica.

Dietro si fa sotto Yohann Diniz (44:42); al 5° posto Robert Heffernan a guidare in gruppo degli inseguitori in 44:52.

Gli Italiani: Marco De Luca è sempre 16° in 45:33, Jean Jacques Nkouloukidi è 40° in 47:14 quasi raggiunto da Teodorico Caporaso che è 41° in 47:25.

 

 

15 km.

 

Nel frattempo al km 11 è stato squalificato dalla giuria il primo atleta Andrés Choco (ECU) mentre al 13° km viene squalificato Ian Rayson (AUS).

Sempre in testa Ivan Noskov, Mikhail Ryzhov a fare l'andatura e Jared Tallent (1:06:34)

Quarto sempre Yohann Diniz 1:06:48 seguito da Matej Toth (1:07:05) che guida il gruppo degli inseguitgori.

Gli Italiani: Marco De Luca è sempre 16° in 1:08:12, Jean Jacques Nkouloukidi è 37° in 1:10.49  Teodorico Caporaso che è 45° in 1.11:03.

 

 

20 Km.

 

Nel frattempo è stato squalificato il Koreano Junghyun Yim, e Yohann Diniz ha raggiunto al 18° km. 

Passano davanti Ivan Noskov e Mikhail Ryzhov (1:28:36), Yohann Diniz e Jared Tallent seguono in 1:28:45.

Al quinto posto passa un gruppo con in testa Robert Heffernan (1:28:58) e comprendente fra gli altri il polacco Gzegorz Sudol, il cinese Li Jianbo, lo slovacco Matej Toth e il norvegese Erik Tysse.

Gli Italiani: Marco De Luca è ora 17° in 1:30:44, Jean Jacques Nkouloukidi è 35° in 1:34.17 e Teodorico Caporaso che è 41° in 1.34:42.

 

 

25 km.

 

Robert Heffernan e Gzegorz Sudol raggiungono il terzetto e si mettono in testa a fare l'andatura.

Diniz è gravato da due proposte di squalifica, e si mette in coda al quintetto (1:50:34).

In sesta posizione passa il gruppetto di Matej Toth, Jared Tallent, Li Jianbo e Erik Tysse (1:50:48).

Altre squalifiche: Edward Araya (CHI), Ivan Banzeruk (UKR).

Si è ritirato perchè si è scollata la suola delle scarpette il serbo Predrag Filipovic.

Gli Italiani: Marco De Luca è ora 18° in 1:53:16, Jean Jacques Nkouloukidi è 34° in 1:57:40 e Teodorico Caporaso che è 43° in 1.58:17.

 

 

30 Km.

 

Guida Gzegorz Sudol il gruppetto dei quattro battistrada in 2:12:17, mentre Yohann Diniz passa in 2:12:20.

Dalla sesta alla nona posizione il gruppo di Jared Tallent, Matej Toth,  Li Jianbo, Ivan Trotski che passano in 2:12:44.

In ombra il bronzo olimpico Si Rianfeng, che si sapeva non in forma, solamente 29° in 2:19:03

Gli Italiani: Marco De Luca è sempre 18° in 2:15:46, Jean Jacques Nkouloukidi è 33° in 2:21:04  e Teodorico Caporaso che è 42° in 2:22:12.

 

 

35 km.

 

Robert Heffernan forza l'andatura e si mette a condurre sempre seguito da Mikhail Ryzhov e Ivan Noskov (2:33:46 - 2:33:47 - 2:33:48) .

Gzegorz Sudol è quatro a sette secondi.

Jared Tallent è quinto (2.34:22), che ha superato Yohann Diniz (si è fermato al rifornimento in maniera che non lasciava prevedere nulla di buono e che si fermerà dopo poco); con Tallent: Matej Toth,  Li Jianbo seguityi a qualche metro da Ivan Trotski.

Nel frattempo è stato squalificato il salvadoregno Emerson Hernandez.

Gli Italiani: Marco De Luca è 17° in 2:38:32, Jean Jacques Nkouloukidi è 30° in 2:44:17 (ha superato Si Tianfeng) e Teodorico Caporaso che è 40° in 2:45:48.

 

 

40 km.

 

Come già detto Yohann Diniz si è fermato un attimo poco dopo il passaggio al 35° km. e la testa della gara perde uno dei favoriti; si è fermato definitivamente invece Erik Tysse.

Piacciono molto Robert Heffernan e Mikhail Ryzhov che continuano a guidare al 37° km.

Heffernan cerca di incrementare il passo e prende qualche metro.

Passano nel seguente ordine: Robert Heffernan (2:55:04), Mikhail Ryzhov (2:55:06)

Gzegorz Sudol è terzo in 2:55:54 e che ha superato Ivan Noskov (2:55:55) e quinto è Jared Tallent (2:56:06), sesto è Matej Toth (2:56:22).

Yohan Diniz ha ripreso a marciare ed ora è 9° in 2:58:02 (incredibile). Ha perso posizioni invece il cinese Li Jianbo ora 13° in 3:00:02, mentre si è fermato definitivamente il bronzo olimpico di Londra 2012, Si Tianfeng.

Continuano le squalifche: l'indiano Sandeep Kumar e il norvegese Havard Haukenes.

Gli Italiani: Marco De Luca è ora 15° in 3:01:36, Jean Jacques Nkouloukidi è 30° in 3:07:28  e Teodorico Caporaso che è 40° in 3:11:23.

 

 

45 km.

 

Passa in testa Robert Heffernan (2:16:26) che ha incrementato l'andatura ed è un bel vedere.

Segue Mikhail Ryzhov (2:16:44) . Per il terzo posto Jared Tallent con una bella azione di rimonta (3:18:02) ha la meglio su Gzegorz Sudol e Ivan Noskov (3:18:37) seguiti a 10" da Matej Toh.

Diniz è 11° in 3:22:12.

Gli Italiani: Marco De Luca è ora 15° in 3:24:41, Jean Jacques Nkouloukidi è 26° in 3:30:42  e Teodorico Caporaso che è  40° in 3:38:24.

 

 

 

Ultimo giro

 
 
Vince Robert Heffernan (3:37:56) cherappresenta la miglior prestazione dell'anno.

Secondo Mikhail Ryzhov (3:38:58 . Jared Tallent è terzo (3:40:03).

Al quartro posto arriva a sorpresa l'ucraino Ihor Hlavan (3:40:39), autore di un finale spettacolare, che ha la meglio su Matej Toth (3:41:07) e Gzegorz Sudol (3:41:20).

Ivan Noskv - RUS -  7° in 3:41:36  e Lukasz Nowak - POL - 8° in 3:43:38 completao i finalisti.

 

Arriva in 12° posizione il monumento spagnolo di 43 anni Jesus Angel Garcia che si toglie la soddisfazione di essere il primo degli spagnoli.

 

Gli Italiani: Marco De Luca è ora 15° in 3:48:05, Jean Jacques Nkouloukidi è 24° in 3:54:00  e Teodorico Caporaso che è 42° in 4:05:25.

 

 

Commenti

 

Nelle interviste del dopo gara Marco De Luca dichiara che sperava meglio e che è solamente parzialmente soddisfatto. Jean Jacques Nkouloukidi si dichiara soddisfatto della sua prestazione, mentre Teodorico Caporaso ammette di aver fatto una gara al si sotto delle sue aspettative, metre desiderava il contrario per dedicarla al suo allenatore colpito un mese fa da un grave lutto (ndr: Diego Perez: perdita della figlia giovanissima per un male purtroppo incurabile). Grazie Teodorico per aver avuto la forza di ricordare nella tua tristezza chi sta peggio di noi !

 

Alcuni commenti tecnici: una bella 50 km. nella quale la tecnica è prevalsa. Il gesto tecnico messo in mostra da Heffernan è stato una delle cose che gli esteti della specialità non potranno dimenticare; anche a certe velocità si può marciare molto bene.

Hanno deluso, invece, i cinesi, decisamente sotto tono.

L'operato della giuria è stato tempestivo ed efficace.

Questo ci fa ricordare, se ce ne fosse bisogno, una frase del vecchio Commissario Tecnico della nazionale Italiana degli anni '50-'60, il triestino Giorgio Oberweger, e spesso ripresa dal precedente capo settore della marcia Vittorio Visini: "La marcia inizia, dove termina la corsa".

 

Oggi ne abbiamo avuto un'alta dimostrazione !

 

 

Il risultati della 50 km uomini:  clicca qui

 

 

I risultati di tutte e tre le gare su questo link: clicca qui

 

 

Photo gallery: clicca qui

 

 

 

 

 

 

Robert Heffernan esulta nel rettilineo finale (by Giancarlo Colombo)

 

 

 

 

Robert Heffernan festeggia la vittoria  (by Giancarlo Colombo)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(English version)

 

 

 

20 km. walk men

 

 

(from IAAF Web-site by Phil Minshull)

 

 

The Luzhniki Stadium was not quite filled to capacity for the first event of the afternoon session on Sunday, and the first gold medal to be decided on the second day of the IAAF World Athletics Championships, but Russian athletics fans were still able to raise to roof to applaud the unexpected triumph of their compatriot Aleksandr Ivanov.

The 2012 World Junior Championships 10,000m silver medallist raced a brilliant final 5km to win the gold medal in a personal best of 1:20.58, becoming the youngest ever winner of a man's Race Walk title at the World Championships.

Behind him, China’s London 2012 Olympic champion Chen Ding showed no signs of the back problems and lack of training that Chinese officials said last week would rule him out of challenging for the gold medal and he came home second in 1:21.09 in his first completed race since his triumph last summer.

The first half of the race had certain similarities to the London contest with Japanese vests to the fore as first Takumi Saito and then Yusuke Suzuki led the race.

By 10km, passed in 40:34 after two perfectly even 5km splits of 20:17, Suzuki had a 13-second lead over a seven-man chasing group, which included Chen, Guatemala’s Olympic silver medallist Erick Barrondo, China’s Olympic bronze medallist Wang Zhen, Ivanov, Saito, France’s Bertrand Moulinet and India’s Ifran Kolothum Thodi.

However, Suzuki’s wheels soon started to come off as Wang went to the front and picked up the pace, only for the Chinese walker to pick up his third yellow card and be disqualified at 14km.

At the 15km checkpoint, passed in 1:00.41, the leading group consisted of just Chen, Ivanov and Barrondo.

Ivanov soon surged, dropping Chen and then briefly Barrondo, only for the Guatemalan to get his second wind and get back on level terms with the Russian just after 16km.

However, his efforts also involved infringements and he incurred the third of his red cards before being hauled off the course by officials as he passed the 18km point while accompanying Ivanov.

Behind him, Chen was 50 metres in arrears but raised his arm and started wearing a broad smile, knowing that he was as-good-as assured a medal.

However, it wasn’t to be another gold as Ivanov held his form and poise, coming home without a warning, to clinch an unexpected gold despite Russia’s success over the years at this event and having the 2011 champion Valeriy Borchin, who was sadly unable to defend his title due to injury.  

To consolidate the impression that this was a surprise victory, it was also Ivanov’s first win in any race since he won indoors in a low-key local 5000m in January last year, and he even had to settle for the silver medal at the recent European Athletics Under-23 Championships.

Spain’s Miguel Angel Lopez had an astute race to come home third in 1:21.21. After being fourth at 15km, he maintained his rhythm over the final stretch to bring a smile to Spanish athletics fans after the country went without a medal at the Olympic Games last summer.

Phil Minshull for the IAAF

 

Aleksandr Ivanov wins the 20 km. race walk (by Getty Imges for IAAF)

 

 

50 Km. walk men

 

 


(From IAAF Website by Len Johnson)

 

 

 

Robert Heffernan cast aside a history of fourth-place finishes and broke a 30-year Irish men’s gold medal drought when he won the 50km Race Walk on Wednesday morning.

Heffernan crossed the finish inside the Luzhniki Stadium in 3:37:56, just over a minute clear of Russia’s Mikhail Ryzhov.

The 35-year-old Irishman has finished one place outside the medals so often recently that he was given the nickname “Mr 4th” in one athletics publication. He was fourth in both the 20km and 50km walks at the 2010 European Championships in Barcelona and again in the London Olympic 50km last year.

Now, after coming out on top in a savage battle between 30km and 40km with Russia’s Mikhail Ryzhov, Heffernan has become “Mr Gold Medal”, and done so against some of the strongest opposition in the current home nation of race walking.

It is 30 years since Ireland won a men’s gold medal at the World Championships, 30 years indeed since it won a men’s medal of any colour. The last was when Eamonn Coghlan burst off the final bend to win the 5000m at the first World championships in Helsinki in 1983. The date – 14 August – the same date as the Moscow 50km Race Walk.

Back then, Coghlan was able to pump his fists in celebration even before he had passed Soviet runner Dmitriy Dmitriyev. He knew he was going to win. In an even further coincidence, Coghlan was a well-known fourth-place finisher himself, having finished in that place behind John Walker in the 1976 Olympic 1500m final and again behind Miruts Yifter in the 1980 Olympic 5000m final.

Heffernan, too, could have celebrated before the end of his race. He virtually won the gold medal when he broke clear of Ryzhov coming up to the 40km mark.

That surge was the culmination of a series of surges over the previous 10km as both men swapped the lead.

Poland’s Grzgorz Sudol had led narrowly at 30km with Heffernan, Ryzhov and Ivan Noskov of Russia in close attendance. But soon afterwards it was a race in two between the Irishman and Ryzhov with the others dropping back.

Ryzhov made what appeared to be his big effort at 35km and succeeded in putting some 10 metres between him and Heffernan. But the Irish walker had soon clawed his way back up and re-taken the lead. Similarly, Heffernan enjoyed a few mini-breaks as the pair fought back-and-forth.

At 21, the Russian is a relative newcomer to the longer walk, having made his debut in Saransk last year. He improved to 3:44:41 in finishing fourth – that number again – at the European Cup Race Walking earlier this year.

Australia’s Jared Tallent grabbed his fifth medal in Olympic or World Championships competition in taking the bronze medal in 3:40:03. Tallent was in the lead with Ryzhov and his Russian team-mate Ivan Roskov early in the race. At 10km, the trio led by almost 30 seconds before they were swallowed up by the pack.

The Australian dropped back to seventh at the half-way mark before fighting his way back up through the field to overtake Sudol and move into third in the last 10km. He finished just over a minute clear of Ihor Hlavan of the Ukraine.

Tallent now has bronze (20km) and silver (50km) from the Beijing 2008 Olympics, a bronze in the 50km from the Daegu world championships, a silver in the 50km in the London Olympics and now a bronze again. It is an impressive effort, but the competitive Tallent will have been disappointed to again miss the gold medal here.

Matej Toth (SVK) finished sixth while Sudol and Noskov dropped back to sixth and seventh place, respectively.

The race started in humid conditions after overnight rain. While the temperature remained moderate, the humidity also remained high throughout, making for trying conditions.

Len Johnson for the IAAF

 

 

 

 

 

Heffernan e Ryzhov celebrate gold and silver (by Giancarlo Colombo)

 

 

 

Jared Tallent celebrates bronze medal (by Giancarlo Colombo)