World Championships - WCH 2015 Maschile

15th ed. Beijing (CHN)









20 km uomini

 

 

 

Era uno dei favoriti per la vittoria, e Miguel Angel Lopez ha vinto la 20 km dei Campionati Mondiali di Pechino 2015 con il nuovo record personale di 1:19:14 dopo una gara tutta di controllo portandosi in testa solamente al momento decisivo.

 

La gara era iniziata con i fuochi e fiamme degli atleti di casa, fra l’altro anche in gara fra di loro davanti al pubblico di casa per la leadership della notorietà.

Subito si è formato un quintetto composto dai tre cinesi Chen Ding, Wang Zhen e Cai Zelin assieme al giapponese Yusuke Suzuki e appunto a Miguel Angel Lopez. Il passaggio al primo chilometro non è proprio di quelli mozzafiato (3:58) con Chen Ding in testa. Ma i fuochi e fiamme erano destinati, almeno in relazione al tempo, ad essere fuochi di paglia. Il secondo chilometro viene coperto in 4:04 con gli atleti che pensano più a studiarsi.

Chen Ding abbozza un tentativo di attacco nel terzo chilometro, ma poco dopo è riassorbito dal gruppo.

 

5 km

 

Guida il tedesco Hagen Pohle (20:10) e poco dopo dietro a lui Cai Zelin, Dane Bird-Smith (AUS). Anche Wang Zhen e Chen Ding sono della partita, con Miguel Angel Lopez che transita tranquillo in decima posizione. Per tutti 20.13. A 20:15 il canadese Benjamin Thorne transita con il secondo gruppo (quello dal 16° al 22° posto).

Gli Italiani: Giorgio Rubino è 26° in 20:22, Federico Tontodonati è 29° in 20:24, Massimo Stano è 50° in 20:46.

 

Verso il settimo km il gruppo guidato da Chen Ding raggiunge Hagen Pohle, che aveva ottenuto un vantaggio massimo di non più di una ventina di metri, e di forma un gruppo di una ventina di unità (18 per essere esatti).

Ancora qualche chilometro ed il gruppo di assottiglia.

 

10 km

 

Con un tempo tra i 40:20 e 40:22  passano in 13 guidati dal cinese Cai Zelin, e con tutti i pretendenti alla vittoria.

Un pelo dietro l’ucraino Ruslan Dmytrenk passa in 14° posizione (40:23).

Nel frattempo hanno già abbandonato la gara Sergio Vieira (POR), Erik Tysse (NOR), Perseus Karlstrom (SWE), e non vediamo nemmeno bene il Giapponese Yusuke Suzuki che viaggia in fondo al gruppo dei primi in 10° posizione.

Gli italiani: Giorgio Rubino ha perso posizioni ed è 30° in 40:59 (parziale 20:37), Federico Tontodonati è 35° in 40:46 (parziale 20:57), sembra più in palla Massimo Stano che risale dal 50° posto al 37° in 41:30 (parziale di 20:44).

 

Poco dopo Suzuki abbandona la gara.

Verso il 12° km assistiamo all’affondo di Wang Zhen che guadagna una trentina di metri. Sapendo quello che il  Cinese ha fatto in giugno a La Coruna, qualcuno pensa che la gara sia per l’oro terminata. Non sarà così.

 

 

15 km 

 

Sono già stati squalificati Yongjun Ryun (KOR), Alex Wright (IRL), Marius Savelkis (LTU), Aliaksandr Liakhovich (BLR),

Ha abbandonato anche il Peruviano Pavel Chihuan.

Il gruppo è esploso.

Passa in testa Wang Zhen in 59:23 (con un parziale di 19.32). Lo segue Miguel Angel Lopez in 1:00:04 (parziale di 19:43) assieme all’Ecuadoregno Andres Chocho in 1:00:05 (parziale di 19:44).

In quarta posizione si trova sorprendentemente il Canadese Benjiamin Thorne in 1:00:10 (parziale di 19:48) davanti a Chen Ding (1:00:15 con un parziale di 19:54). Al sesto posto Cai Zelin in 1:00:18 (parziale di 19:58) che sembra soffrire per dei problemi di stomaco.

Gli Italiani: Giorgio Rubino ha recuperato qualche posizione ed è 24° in 1:01:59 (parziale di 21:00), ma sente il fiato sul collo di Massimo Stano che ha piazzato un parziale di 20:37 ed è 25° in 1:02:07. Federico Tontodonati è 30° in 1:02:47 (parziale di 21.26)

 

Verso il 16° km la giuria ferma Andres Chocho che era in lotta per il podio, e Miguel Angel Lopez inizia a recuperare terreno su Wang Zhen, che non sembra tanto sicuro come quello di La Coruna: la voglia di vincere davanti al proprio pubblico può giocare brutti scherzi di nervosismo. Al 17° km sono assieme e restano assieme per quasi sette minuti.

Quando il concerto segna 1:14:00 Miguel Angel Lopez sferra l’attacco decisivo e continua senza voltarsi indietro.

 

Ora la gara è proprio terminata: onori a Lopez che vince con il personale di 1:19:14 diventando il primo Campione Mondiale della Spagna dopo la gara di Stoccarda del 1993 vinta da Valenti Massana.

Wang Zhen si deve accontentare dell’argento, in 1:19:29, mentre il bronzo va al Canadese Benjiamin Thorne che stabilisce il nuovo record del Canada in 1:19:57.

Seguono: il sornione ucraino Igor Glavan in 1:20:29, Cai Zelin in 1:20:42, Caio Bonfim (BRA) in 1:20:44, Eider Arevalo (COL) in 1:21:13 e Dane Bird-Smith in 1:21:37, che precede il campione olimpico Chen Ding in 1:21:39

Gli Italiani: Massimo Stano con un parziale di 20:46 arriva 19° in 1:22:53, (37” secondi più del personale di Cassino), ma autore di una gran bella gara di rimonta. Dietro a lui Giorgio Rubino in 1:23:27 (parziale di 21:24). Federico Tontodonati è 27° in 1:24:33. La distanza che ci separa con il resto del mondo nella 20 km è di oltre 3:30. C'è da lavorare.

 

 


 
 
(da uno dei nostri collaboratori sul posto)
 
Partenza alle 7.30 in un giornata afosa. Pioggerella e squarci di sole in un umidità elevata. Accende subito le micce il campione olimpico Chen Ding che nei 3 giri di pista iniziali prende il comando al ritmo di 3'55 al km. Arrivati sul percorso, dove si devono compiere 18 giri ( 1 km. a giro), il ritmo rallenta e il gruppo di testa composto da una quindicina di atleti marcia al rimo di 4'02/4'04 fino ai 10 km. ( passaggio ai 5 km. in 20:10 per il tedesco Hagen Pohle e 40:20 ai 10 km. con il cinese Cai Zelin a guidare il gruppo).

Ai 12 km. Wang Zhen allunga decisamente e con 3 km. marciati al ritmo di 3'50 riesce ad avvantaggiarsi di una decina di secondi ( passaggio ai 15 km.: 59:53 per il cinese; 1h00:04 per lo spagnolo López lanciato all' inseguimento). 

Dietro si comincia a faticare molto e quasi tutti marciano oltre i 4' al km. Al terzo posto troviamo l'ecuadoriano Chocho (che sarà in seguito squalificato) poi il canadese Thorne, i cinesi Chen Ding e Cai Zelin e l' ucraino Glavan, tutti staccati oramai di una ventina di secondi. 

Subito dopo il quindicesimo km. arriva il secondo rosso per Wang Zhen che si vede, giocoforza, costretto a rallentare un pochino il ritmo (3'55 al km.). 

Lo spagnolo è bravissimo nell'approfittarne e piomba sul cinese attorno al 17^ km. I due rimangono insieme per 1,5 km. poi l'atleta murciano forza ulteriormente e saluta la compagnia del cinese. López conclude la sua fatica in 1:19:14 ( ultimi 5 km. marciati in 19:10, ritmo impressionante considerando le condizioni atmosferiche). Wang Zhen conclude, non felicissimo, in seconda posizione a 15". Terzo il sorprendente canadese, Benjamin Thorne (anche se la sua azione ha lasciato molto a desiderare). Quarta piazza per l'ucranio Glavan. Al quinto posto l'altro cinese: Cai Zelin, che precede allo sprint il brasiliano Bonfim. Il campione olimpico di Londra, Chen Ding dopo un'inizio schioppettate finisce, molto provato, in 9^ posizione.


All' undicesimo posto, da segnalare, il piazzamento del sudafricano Lebogang Shange, unico atleta nero in gara.
Nel complesso una gara tecnicamente di buon livello marciata, considerando le condizioni atmosferiche, a ritmi elevati (ieri, ad esempio, nella maratona maschile il ritmo, in confronto, è stato molto più lento impiegando 10' in più del record del mondo).


Alcune considerazioni:


- La Cina è l'unica nazione che ha piazzato 3 atleti nei primi 10
- Nei primi 16 solamente 3 europei.
- Tutti gli atleti arrivati hanno marciato sotto 1:30:00
- Ancora una volta il giapponese Yusuke Suzuki si conferma atleta non adatto ai grandi appuntamenti dopo una stagione che l'ha visto grande protagonista.
- Impalpabile la presenza degli italiani. Mai si era verificato, in un mondiale, di non trovare un italiano nei primi sedici.

 
 

 

 

 

 

 
(Version Espanola)
 
 
(from the web-sote The Vang Connection.com)
 
El atleta murciano Miguel Angel Lopez se ha proclamado campeón del mundo en la prueba de 20 kilómetros marchaExhibición absoluta, técnica perfecta. ‘Super’ López se ha impuesto en una prueba que presumiblemente iba a ser dominada por los marchadores asiáticos.
Siempre controlando el ritmo de los atletas cabeceros, el murciano ha fijado su vista en el marchador chino Wang -escapado a falta de 5 kilómetros- para recortar tiempo y ponerse a su rueda. Toque de campana y cambio de ritmo. El español ya no mira atrás, el oro era su único objetivo. Así ha sido, Miguel Ángel López ha entrado de manera triunfal en el “Nido” de Pekín para alzar los brazos y proclamarse campeón del mundo. El tiempo, 1:19.14, mejor marca personal de siempre para el pupilo de José Antonio Carrillo. Enhorabuena, no hay nadie mejor que tú.
En zona mixta las primeras palabras del murciano a la RFEA eran concluyentes:
Todavía estoy asimilando esto, pero era lo que buscaba, cuando he visto que el chino flaqueaba me he ido a por él pero luego me ha pegado otro cambio. En la última vuelta iba pensando en Zurich. Me he dejado la vida en los últimos kilómetros. Espero que mi medalla sea un estímulo para las nuevas generaciones de atletas
El extremeño Álvaro Martín -en su segundo mundial- finalizó dentro de los 20 marchadores mejores del planeta -puesto 17º con un tiempo de 1:22.04. El madrileño Diego García Carrera, también discípulo de José Antonio Quintana y en su primer campeonato del mundo, acabó en el lugar número 30º, con 1:24.52.
La marcha, siempre la marcha…
 
 
 
(English version)
 
 
(from IAAF web-site)

 

For more than a fleeting moment, it looked as though Asia – and specifically China – would win their first IAAF World Championships gold medal in the men’s 20km race walk.

The Olympic bronze medallist went into the championships with a winning streak dating back to May last year. After finishing fourth in 2011, he was keen to impress on home soil.

He wasn’t quite the pre-race favourite, though. Japan’s Yusuke Suzuki had broken the world record earlier this year and was his country’s top hope of a medal in Beijing.

But race walks can be unpredictable at the best of times. Add in the depth and pressure that comes with a major championship, combine it with the hot and humid conditions in the Chinese capital, and the form book may as well go out of the window.

Suzuki, as it happened, dropped out just after half way. Olympic champion Chen Ding was the third of the Chinese athletes to cross the finish line. And Spain’s Miguel Angel Lopez improved on his finishing position from two years ago to strike gold, making his move with two kilometres to go.

A group of about 20 athletes were bunched together during the early stages. Suzuki, who usually likes to go off fast, chose to stay with the group this time. Instead it was Germany’s Hagen Pohle who made the first break, passing 5km in 20:10.

His lead lasted for just a couple of the one-kilometre laps and he was soon reeled back in by the pack. Chen was leading a three-pronged Chinese attack with Lopez and Canada’s Ben Thorne also within the pack.

After Suzuki dropped out some 45 minutes into the race, Chen, Wang and Chinese compatriot Cai Zelin were still at the front with Lopez close behind.

Little more than a kilometre later, Wang then made a move and opened up a gap. The real racing was now on.

Lopez set out in pursuit of Wang as Ecuador’s Andres Chocho followed with Thorne close behind. A bit further back, Cai almost came to a standstill with what looked to be stomach cramps, but he soon got going again.

The next significant development was the disqualification of Chocho, which instantly put Thorne into a medal position in the closing stages. Wang, meanwhile, was still in the lead but was sitting on two warnings.

At 17km Lopez temporarily drew level with Wang at the water station, but the Chinese race walker sped up again after grabbing a sponge. The same thing happened another kilometre later, reached in 1:11:36.

But with the clock at 1:14:00, Lopez finally struck. Once the European champion went past Wang, there was no looking back.

Lopez maintained his lead to the finish, winning in a PB of 1:19:14 to become Spain’s first 20km race walk world champion since 1993.

Wang held on for second place in 1:19:29, while Thorne – the biggest surprise of the race – took bronze in a Canadian record of 1:19:57.

Ukraine’s Igor Glavan came through for fourth place in 1:20:42, just two seconds ahead of Cai. Chen finished further down in ninth as China was the only country to get three race walkers into the top 10.

But Asia’s wait for a gold medal in the men’s 20km race walk will continue for another two years.

 

Jon Mulkeen for the IAAF

 
 

50 km uomini

Partono in 53.
Non parte Aleksandr Yargunkin di recente positivo all’EPO.
La partenza è abbastanza lenta e i primi 5 km vengono coperti in 22:57.
 
10 km
 
In testa Matej Toth (SVK) in 45:22. Segue Robert Heffernan (IRL) in 45:49 e poi un gruppetto composto da Jared Tallent (AUS), Lukasz Novak (POL), Mario José Dos Santos (BRA), e dai due giapponesi Takayuki Tanii e Hiroki Arai (45:50-45:52).
Gli italiani: Matteo Giupponi è 28° in 44:48, Marco De Luca è 30° in 44:48, Teodorico Caporaso è 38° in 47:32.
 
20 km
 
Non sembra avere flessioni Matej Toth che passa in 1:29:24 (era passato ai 15 km in 1:07:28).
Lo segue un gruppetto di sei atleti: Lin Zhang (CHN), Jared Tallent (AUS), Takayuki Tanii e Hiroki Arai (AUS), Lukasz Novak (POL) ed Erick Barrondo (GUA) tutti tra 1:30:14 e 1.30:15.
 
Sembra però che ci sia qualche problema nell’informatica, forse dovuto ad un mal funzionamento di un transponder: non si hanno notizie sul tempo di Robert Heffernan, mentre continua ad essere in gara, nelle posizioni di testa.
 
Gli italiani: Matteo Giupponi è 23° e Marco De Luca è 24° in 1:33:27, Teodorico Caporaso è 31° in 1:34:15.
 
25 km
 
Mateij Toth passa a metà gara in 1:51:17
Cinquantacinque secondi dietro a lui il gruppetto guidato da Lin Zhang in 1:52:12.
Gli italiani: Marco De Luca è 23° in 1:56:53, Matteo Giuppni è 24° in 1:57:01, Teodorico Caporaso è 29° in 1:57:45.
Come nota di cronaca lo spagnolo Jesus Angel Garcia (quasi 46 anni e alla sua 12° partecipazione alla 50 km mondiale) passa in 12° posizione in 1:54:04 a 2:47 dal leader: è veramente un “hombre de marmo”.
 
30 km
 
Continua la marcia di testa dello slovacco, che non solo non da segni di flessione, ma anche sta aumentanto il proprio vantaggio sugli inseguitori.
Toth infatti passa in 2:13:14.
Lo seguono a 1:10 un gruppetto di cinque atleti (Tallent, Tanii, Arai, Barrondo, Zhang), a loro volta seguiti dall’altro slovacco Dusan Majdan (2:14:26) e dal Polacco Rafal Augustyn (2:15:48).
Robert Heffernan è sempre nelle sue posizioni mentre continua nel suo “perpetuum mobile” Garcia ora 11° in 2:16:32.
La gara dovrebbe entrare ora nel vivo.
Gli italiani: Marco De Luca è 23° in 2:20:18, Matteo Giuppni è 24° in 2:20:29, Teodorico Caporaso è 30° in 2:21:20.
 
40 km
 
Anche la situazione delle squalifiche sembra essere cristallizzata: sono usciti di gara Brendan Boyce (IRL), Lukas Gdula (CZE), Lukasz Novak (POL), Martin Tistan (SVK) e i più titolati Igor Glavan (UKR) - quarto nella 20 km - ed Erick Barrondo (GUA), entrambi con tre red cards per mancanza di contatto con il terreno.
 
Il ritmo sia di Matej Toth (2:57:01) che degli inseguitori è quasi lo stesso e il distacco tra il leader e gli inseguitori è di 1:13.
Quello che cambia è la composizione dei gruppo degli inseguitori che ora è guidato da Jared Tallent (2:58:14) con un minimo vantaggio sulla inedita coppia giapponese formata da Takayuki Tanii (2:58:17) seguito a qualche metro da Hirooki Arai (2:58:20).
in quinta posizione viaggia il Cinese Lin Zhang (2:58:58) e dietro a lui a completare il quadro degli otto finalisti il guatemalteco Jaime Quiyuch (2:59:14), l’altro cinese Yu Wei (3:00:15) e il compagno di squadra di Toth, Dusan Majdan (3:01.36).
Jesus Angel Gacia è 9° (ma dovrebbe essere 10°) in 3:01:40
 
Ultimi chilometri e arrivo
 
La marcia trionfale di Matej Toth si arresta sulla linea di arrivo dopo 3.40:32 di marcia solitaria.
E’ stato bellissimo vederlo in testa dal primo all’ultimo chilometro: rare sono le volte che si notano delle performances di questo genere.
 
Dietro a lui coglie l’argento con il season best Jared Tallent in 3.42.17 che della sua esperienza nella capitale cinese non potrà essere che soddisfatto. In quattro gare, di cui una fatta quasi come allenamento, tra 2008 ed oggi ha collezionato 3 medaglie: un bel record.
 
Per il bronzo la vecchia conoscenza giapponese Takayuki Tanii ha la meglio in 3.42:55 sul più giovane compagno di squadra Hirooki Arai (3:43.44).
Il campione uscente Robert Heffernan (IRL) è quinto in 3:44:17.
Lo seguono la coppia cinese che si allena in Italia formata da Zang Lin (6° in 3:44:39) e Yu Wei (7° in 3:45:21).
Ottavo arriva l’equadoregno Andres Chocho (3:46:00) che riscatta la squalifica subita nella 20 km, ma che rischia con due red cards a suo carico.
 
Al nono posto, e pensava di essere ottavo per i problemi al transponder di Heffernan, l’inossidabile Jesus Angel Garcia capace a quasi 46 anni di terminare ancora sotto le 3:47 (3:46:43).
 
Gli italiani: Marco De Luca è 16° in 3:53:02; nell’intervista di fine gara si dichiara un po’ contrariato deluso. Matteo Giuppni lo segue in 17° posizione in 3:53:23, mentre Teodorico Caporaso è 25° in 3:56:58.
 
In 38 hanno portato a termine questa 50 km.. 9 DNF e 6 DQ.
 
 
 
 
 
 
(English version)
 
(from the IAAF web-site)
 
 
Presumably Matej Toth shook hands with some of his fellows before the start of the 50km road walk on Saturday morning. It would be some time before he would see any of them again.
 
Toth led the walk virtually from gun to tape. The world leader this year, he became the best in the world, too, with a victory in 3:40:32.
 
It was the first ever world championships gold medal for Slovakia, which competed up to the third IAAF World Championships in 1991 as part of Czechoslovakia.
 
More importantly, it was the first gold medal to Matej, who finished second behind Yohann Diniz in the Frenchman’s world record outing at the European Championships in Zurich last year. Seventh in the London 2012 Olympic Games 50km, he was fifth in Moscow two years ago. His biggest win had been the 2010 IAAF World Race Walking Cup 50km.

 

Jared Tallent acquired yet another minor medal in finishing second in 3:42:17. It was the first world championships silver for the hyper-consistent Australian to go with bronze medals in Daegu in 2011 and Moscow two years ago. He also has silver medals from the past two Olympic Games so has taken a medal at the major global championship 50km events five times in succession.

 

Japan’s Takayuki Tanii won the back-and-forth battle with teammate Hirooki Arai and Ireland’s defending champion Robert Heffernan to take the bronze medal in 3:42:55. Each of them looked to have a medal in their keeping at different times in the latter stages of the race.

 

There were also personal bests – rare in the warm conditions – from Chinese pair of Zhang Lin and Yu Wei in sixth and seventh places, respectively.

 

The 21-year-old Zhang improved from 3:47:11 to 3:44:39 and is clearly a name to note for the future. Yu trimmed 1:46 off his previous best.

 

But the day truly belonged to the winner.

 

Toth, 32, was eight seconds in front after 5km, almost half-a-minute up after 10km and a full minute by halfway. Tallent led a short-lived attempt to reel him in after 15km, but no-one else went with him and he soon returned to the chase pack.

 

Toth just kept going away. His fastest 5km of the race was from 35 to 40km and he then continued at pretty well that pace to the finish.

 

The only things that seemed to be troubling Toth had nothing to do with his rivals.

 

Three times he donned a cap and twice he changed his mind and removed it again. He then had a pitstop just after 30km, losing some 22 seconds from a lead that had now grown beyond the minute.

His response, a 4:17 kilometre, his fastest of the race. He lapped teammate Martin Tistan just before halfway and the pair had a brief chat.

 

Otherwise, Toth proceeded in splendid isolation, though he had time to engage in some animated exchanges with supporters in the crowd as he neared the finish.

 

Heffernan came into the race with little form to his name this year. He was fourth to Toth in the IAAF Race Walking Challenge 50km event in Dudince in March when Toth walked the year’s fastest time on home soil.

 

But the Irishman turned in a spirited title defence. Along with Tallent, he did most of the work in the chasing pack and he remained in contention for the silver and then bronze medal almost to the end.

Jesus Angel Garcia of Spain, the world champion in Stuttgart in 1993 and three times a medallist since, finished ninth in 3:46:43 in his record 12th appearance in a world championships.

 

Now 45, the Spaniard is the oldest man competing in these championships and he has said that he has no intention of hanging up his racing flats, so potentially could be the oldest competitor ever in  IAAF World Championships history if he is on the start line in London in two years’ time

 

 

Len Johnson for the IAAF

 
 
 

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