World Championships - WCH 2015 Femminile

15th ed. Beijing (CHN)









Subito in testa Liu Hong e Lu Xiuzhi assieme a Aneska Drahotova. Seguono a qualche metro Eleonora Giorgi e Lyudmyla Olianovska.

 
5 km
 
Passano in testa in tre e guida Lu Xiuzhi con Liu Hong in 22:24 con Anezka Drahotova (22:26). Ad una ventina dii metri le altre due (22.31) sulle quali sta rinvenendo Elisa Rigaudo (22:32).
Seguono un gruppo con Erica de SenaAna Cabecinha e altre.
Antonella Palmisano è 15° in 22:52.
 
La Drahotova perde qualche metro subito dopo.
Sembra molto pimpante Lu Xiuzhi che si volta a guardare l’avversaria. 
Al sesto km Lyudmyla Olyanovska ed Eleonora Giorgi hanno raggiunto la Drahotova. Subito dopo arrivano anche Elisa Rigaudo ed Erica de Sena..
In questo km le due cinesi hanno fatto il cambio di ritmo. Si vede qualche paletta gialla.
 
 
10 km
 
Cominciamo con la situazione dei cartellini rossi: Anezka Drahotova ed Elisa Rigaudo hanno subito una proposta di squalifica, mentre Claudia Balderrama (BOL) ne hanno due e Sapana Sapana (IND) è stata squalificata.
 
Continua attorno ai 4:20 al giro l’andatura delle due cinesi, che guidano a metà gara in 44:19 (parziale dei secondi 5 km. in 21:55).
Terza è Elisa Rigaudo assieme alla Olyanovska alla Giorgi e alla De Sena in 44:45 (parziale dei secondi 5 km. in 22:13). A tre secondi Anezka Drahotova, è i settima posizione (parziale dei secondi 5 km. in 22:23).
Segue Ana Cabecinha in 44:59 (una red card a suo carico, per mancanza di contatto con il terreno).
Viene squalificata anche Claudia Balderrama.
L’altra Italiana in gara, Antonella Palmisano è 12° in 45:20 (ottimo il suo parziale dei secondi 5 km. in 22:28 che le permette di scalare posizioni).

 

 

15 km

 

Cominciamo con la situazione dei cartellini rossi: sono state squalificate dopo il 10 km la Lituana Neringa Aidietyte (in particolare sbloccaggio del ginocchio) e l'australiana Beki Smith (mancanza di contatto con il terreno).

 

La coppia cinese è sempre assieme, sembra però più armoniosa la marcia di Liu Hong anche se entrambe sono immuni da red cards.

Dietro a loro si è formato un terzetto a circa 25” con Lyudmyla Olyanovska, Elisa Rigaudo ed Eleonora Giorgi. Un po’ più dietro Erica de Sena.

Nel frattempo Elisa Rigaudo ha ricevuto la seconda proposta di squalifica (sempre per mancanza di contatto con il terreno), mentre Eleonora Giorgi ne ha una anche lei per mancanza di contatto con il terreno).

 

Il passaggio ai 15 km avviene nel seguente ordine: Liu Hong e Lu Xiuzhi in 1:06:24  (parziale dei terzi 5 km. in 22:05).

Terza è  Lyudmyla Olyanovska in 1:06:45 (a 21” ma con un parziale dei terzi 5 km. in 22:00, migliore di quelle delle due Cinesi). Segue Eleonora Giorgi (1:06:47, con un parziale dei terzi 5 km. in 22:02) e Elisa Rigaudo (1:06:48 con un parziale dei terzi 5 km. in 22:03).

Sesta è Ana Cabecinha (1:07:19con un parziale dei terzi 5 km. in 22:20e settima è Antonella Palmisano (1:07:28, con un parziale dei terzi 5 km. in 22:08) che ha raggiunto Erica De Sena (parziale dei terzi 5 km. in 22:42) in evidente flessione.

 

 

Ultimi km

 

Il duo cinese sempre a guidare con una media di 4:17/km.

Lyudmyla Olyanovska ha staccato invece la coppia Italiana e guida con una quindicina di metri, verso un possibile bronzo.

 

Ma ecco che le speranze italiane di medaglia e piazzamento svaniscono nell'arco di un minuto: vengono squalificate prima Elisa Rigaudo e dopo Eleonora Giorgi, che sta tentando di recuperare su Lyudmyla Olyanovska.

 

Antonella Palificano non molla e prova a riprendere Ana Cabecinha, ma la sua azione non sarà, nonostante il suo parziale negli ultimi 5 km migliore di 4" rispetto a quello della Portoghese, coronata da successo.

La Cinese Lu Xiuzhi ha vel frattempo ricevuto una red card per mancanza di contatto con il terreno, ma  ormai siamo alla fine; il rischio è solo quello di una scomposta volata negli ultimi 100 metri per l'oro.

 

 

Arrivo

 

Le due però dimostrano intelligenza e spirito di squadra: parlottano e arrivano assieme rispettando le gerarchie dei risultati annuali. Rimane comunque un eccellente parziale, quello degli ultimi 5 km: 21:21 per entrambe.

Prima Liu Hong in 1:27:45, seconda Lu Xiuzhi stesso tempo.

Bronzo a Lyudmyla Olyanovska a 1:28:13  (con un parziale negli ultimi 5 km. di 21:28); quarta Ana Cabecinha in 1:29:29  (con un parziale negli ultimi 5 km. di 22:10e quindi Antonella Palmisano 1:29:34, che salva l'onore della marcia femminile italiana in questa non piacevole giornata.

Seguono Erica De Sena (BRA) in 1:30:06  (con un parziale negli ultimi 5 km. di 22:38), settima Brigita Virbalyte in 1:30:20 (personal best; e con un parziale negli ultimi 5 km. di 22:34) e ottava Anezka Drahotova in 1:30:32 che cede ancora nel finale con un parziale di 23:03.
 
 

(la foto du copertina è di Getty Images)

 

 


 

(dal sito web della Fidal by Alessio Giovannini)

 

Gioia e lacrime sul volto di Antonella Palmisano: "Al traguardo ho pianto. Questo quinto posto non mi sembra vero!" racconta la marciatrice pugliese. "A causa di un'infiamazione al tibiale destro ho passato le ultime due settimane a correre senza poter marciare. Ma se ho deciso di salire sull'aereo per Pechino è perchè dentro di me, dopo tutto il lavoro fatto, non volevo rinunciare a questo Mondiale. In Cina ho passato più tempo in fisioterapia che a marciare ed è stata durissima! Il terzo giorno sarei quasi voluta tornare a casa, ma ho stretto i denti come in gara". Il dolore c'era. "Viste le premesse mi sarei potuta fermare dopo due chilometri. Il mio allenatore Patrizio Parcesepe sul percorso mi urlava di crederci ed è quello che ho fatto. Dal primo all'ultimo metro. Ora quasi non cammino più - aggiunge la 24enne delle Fiamme Gialle giunta in zona mista zoppicando - ma sento che questo quinto posto ha fatto nascere un'altra Antonella, quella che spero potrà far vedere grandi cose nel 2016, l'anno dell'Olimpiade di Rio". Un pensiero per le altre due azzurre squalificate nei chilometri finali: "Mi dispiace tantissimo per tutte e due. Elisa Rigaudo è la mia compagna di allenamento, so quanto ha lavorato per arrivare qui. Quando è stata squalificata sono riuscita a passarle accanto e darle un pacca sulla spalla e lei ha iniziato ad incitarmi. Un'atleta con la sua carriera non meritava una cosa del genere".   

 

Quelle di Elisa Rigaudo sono, invece, lacrime piene di rabbia. "Ditemi voi che cosa è successo - dichiara il bronzo olimpico di Pechino 2008 in preda all'incredulità - perchè io non l'ho proprio capito. Dopo il secondo rosso mi sono staccata, non pensavo alla medaglia anche perchè mi rendevo conto non si poteva azzardare. So bene qual è la mia tecnica, sono vent'anni che marcio in un certo modo e mai una squalifica. Eppure ho fatto sette Mondiali e tre Olimpiadi, senza contare le svariate Coppe Europa e Coppe del Mondo. Adesso voglio assolutamente rivedere la gara, analizzarla passo passo e capire se e dove posso aver sbagliato. Ma mi sembra tutto così assurdo. Un ritiro è una delusione, ma una squalifica del genere è qualcosa di inimmaginabile! E per come mi sento adesso, la voglia di continuare è davvero poca...". 

 

Delusione infinita anche sul volto della primatista italiana assoluta Eleonora Giorgi: "Sono entrata dalla stessa porta dello stadio che mi sarebbe piaciuta varcare marciando. I richiami sono arrivati a raffica uno dietro l'altro tra il 17esimo e il 18esimo chilometro. Volevo provare a riprendere l'ucraina, ma la squalifica ha messo fine a tutto. Lavorerò per migliorare, devo rivedere la gara. Purtroppo in questo sport c'è una componente soggettiva che non si può escludere e stavolta eravamo in Cina. Questo Mondiale era un sogno, ma per fortuna anche se oggi è andata così, penso di avere tanti cassetti da aprire nel mio futuro".

 

Alessio Giovannini

 

 

 

 

 

 

 

(English version)

 

 

 

(from IAAF web-site)

 
At the fifth time of asking, and after three trips to the podium in Berlin, Daegu and Moscow to pick up bronze or silver medals, world record holder Liu Hong fulfilled her status as the favourite and finally struck gold in Beijing.

 

In doing so she has assured herself iconic status as the first Chinese winner at the IAAF World Championships, Beijing 2015.

 

Her winning time of 1:27:45 was more than three minutes outside her world record of 1:24:38 but Friday’s race was always about winning not a fast time, and the prevailing temperature of between 25 degrees Celsius (at the start) and 28 degrees also mitigated against any superlatives, although the humidity stayed mercifully reasonable at about 45 per cent.

 

Li won by 0.26 on the photo-finish from her compatriot and former Asian record holder Lu Xiuzhi, the latter given the same time on the results sheet as the winner with both times rounded up to the nearest second, for the closest finish in IAAF World Championships history; but there seemed little doubt about the winner from about 300 metres out when Lu seemed to mentally concede the contest.

 

In what was expected to be an open race for the bronze medal, with the two Chinese walkers the prohibitive favourites for gold and silver, it was Ukraine’s 2014 European silver medallist Lyudmyla Olyanovska who came through to take a delighted third place in 1:28:13.

 

The race quickly developed a noticeable pattern with Liu and Li going straight to the front from the gun and being initially shadowed by the tall Czech walker Anezka Drahotova.

 

However, Drahotova started to drift away slightly from just after four kilometres and the 2014 world junior champion and European bronze medallist then had a mildly traumatic next five kilometres in which she was passed by four walkers before regaining her composure and finishing eighth, the same position she had finished in Moscow two years ago.

 

Liu and Lu, swapping the lead around although it was the latter doing slightly more of the work, went through 5km in 22:24 and 10km in 44:19.

 

By the halfway point, they had 29 seconds to spare over a pack of four consisting of Olyanovska, Italy’s Elisa Riguado and Elenora Giorgi, and Brazil’s Erica de Sena.

 

The Chinese pair passed 15km in 1:06:24, working together to maintain their lead although the gap started to close slightly from 14km onwards as Olyanovska started to surge and make her bid for the podium.

 

With just 5km to go, Olyanovska was just 21 seconds behind Liu and Lu, with Giorgi and Riguado now walking in single file behind the Ukrainian, and De Sena having dropped away at around 12 kilometres.

 

The 16th kilometre was crucial for Olyanovksa as she put in a spurt and closed the gap further on Liu and Lu, with Giorgi and Riguado – already with three warnings by 15km, and Giorgi having picked up three yellow cards between 10km and 15km – soon to be disqualified.

 

However, the Chinese soon realised the danger and put in an extra effort in the 17trh and 18th kilometre and it was beyond Olyanovksa to continue her challenge for a higher place on the podium.

 

Behind the three medallists, Portugal’s two-time IberoAmerican champion Ana Cabecinha came through strongly over the second half of the race, having been ninth at halfway, to take fourth in 1:29:29: her best ever result at a global championship.

 

Antonella Palmisano restored a modicum of pride to Italian walking after the 3 red cards shown to her compatriots by finishing fifth in 1:29:34 to complete the quintet of finishers under one and a half hours: while De Sena held her form after going through a bad patch between 13 and 15 kilometres and was sixth in 1:30:06.

 

 

Phil Minshull for the IAAF

 

 

 

 

 

 


 

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