Olympic Games - OG 2000 Maschile

Sydney









Sydney 2000

Dopo 34 anni i Giochi Olimpici ritornano in Oceania, ed in Australia in particolare.

Le Olimpiadi dell’anno 2000 saranno per la marcia i giochi della polemica, quasi che il “baco dei software” si fosse abbattuto sulla specialità e si fosse trasformato in “walking bug”

I giochi di Sydney però saranno ricordati anche come i Giochi in cui un atleta riesce a vincere sia la 20 Km. che la 50 Km.

Vediamo cosa accadde.


Km. 20 marcia – 22 settembre 2000

1. Robert KORZENIOWSKI (POL) 1:18:59 OR
2. Noe HERNANDEZ (MEX) 1:19:03
3. Vladimir ANDREYEV (RUS) 1:1:19:27
4. Jefferson PEREZ (ECU) 1:20:18
5. Andreas ERM (GER) 1:20:25
6. Roman RASSKAZOV (RUS) 1:20:57
7. Francisco FERNANDEZ (ESP) 1:21:01
8. Nathan DEAKES (AUS) 1:21:03

Parziali

Korzeniowski: 2 Km. 8:00
4 Km. 15:57
6 Km. 23:57
8 Km. 31:55
10 km. 39:55
12 Km. 47:53
14 Km. 55:44
16 Km. 1:03:28
18 Km. 1:11:07

Hernandez: 2 Km. 8:13
4 Km. 15:57
6 Km. 23:58
8 Km. 31:56
10 km. 39:55
12 Km. 47:54
14 Km. 55:45
16 Km. 1:03:30
18 Km. 1:11:09

Andreyev: 2 Km. 8:01
4 Km. 15:58
6 Km. 23:58
8 Km. 31:55
10 km. 39:55
12 Km. 47:54
14 Km. 55:44
16 Km. 1:03:28
18 Km. 1:11:12

Perez: 2 Km. 8:16
4 Km. 15:59
6 Km. 23:59
8 Km. 31:57
10 km. 39:56
12 Km. 47:54
14 Km. 55:46
16 Km. 1:03:40
18 Km. 1:11:44

Erm: 2 Km. 8:03
4 Km. 15:55
6 Km. 23:58
8 Km. 31:55
10 km. 39:55
12 Km. 47:53
14 Km. 55:45
16 Km. 1:03:46
18 Km. 1:11:56

Rasskazov: 2 Km. 8:03
4 Km. 15:56
6 Km. 23:58
8 Km. 31:56
10 km. 39:55
12 Km. 47:54
14 Km. 55:45
16 Km. 1:03:46
18 Km. 1:12:10

Fernandez: 2 Km. 8:15
4 Km. 15:57
6 Km. 23:58
8 Km. 31:57
10 km. 39:55
12 Km. 47:54
14 Km. 55:45
16 Km. 1:04:02
18 Km. 1:12:31

Deakes: 2 Km. 8:16
4 Km. 15:58
6 Km. 23:58
8 Km. 31:56
10 km. 39:56
12 Km. 47:55
14 Km. 55:55
16 Km. 1:04:14
18 Km. 1:12:41


Gli iscritti furono 48, provenienti da 30 paesi.

Nella 20 km. solamente due furono gli atleti squalificati, comparati ai sette che lo erano stati ad Atlanta nel 1996, ma sfortunatamente uno dei due fu colui che passò per primo il traguardo, Bernardo Segura, il detentore del record mondiale dei 20.000 m. in pista nonché medaglia di bronzo quattro anni prima.

La gara era partita alle ore 12:50 Segura che aveva già ricevuto nel corso della gara quattro richiami (palette gialle) da giudici diversi sul percorso, e due cartellini rossi, rispettivamente alle ore 13:51 (attorno al 15 Km.) ed alle ore 13:59 (attorno al 17 Km), venne sanzionato direttamente da un giudice per “lifting” (alle ore 14:05, attorno al 19 km.) poco prima di iniziare il percorso di collegamento di ritorno verso lo stadio.

Sfortunatamente la notizia della squalifica raggiunge il Giudice Capo, mentre questi è impegnato nello stesso momento a squalificare a circa 300 metri di distanza l’altro atleta, il lettone Maris Putenis, e quindi Segura entra nello stadio, sorpassa Korzeniowski e taglia il traguardo, ritenendosi vincitore in 1:18:57.

Il Giudice Capo sia appresta ad eseguire la squalifica, ma una serie di difficoltà di accesso alla zona di arrivo ed all’area della stampa, fanno sì che la squalifica venga comunicata, dal Giudice Capo a Segura solamente 15 minuti dopo l’effettivo momento in cui era avvenuta, e cioè alle ore 14:20, mentre l’atleta sta ricevendo al telefono mobile le congratulazioni per la sua vittoria dal Presidente della Repubblica del Messico.

La squadra messicana si oppone alla squalifica, ma il loro appello viene rigettato sia in prima istanza dalla Giuria d’Appello della IAAF, sia alcuni giorni dopo dalla Corte di Arbitrato per lo Sport, alla quale il Messico si era rivolto come istanza finale. Questa decisione definitiva della Corte di Arbitrato dello Sport, spiana di fatto la strada ad una delle più epiche e famose vittorie di Korzeniowski: il doppio alloro Olimpico, e lo vedremo nella 50 Km, ma per il tradizionale detto che “al peggio non c’è mai fine” l’orologio delle polemiche non aveva ancora terminato la sua carica, sarebbe infatti stata la gara della 20 Km. femminile a scatenare le polemiche maggiori.

Questo episodio, comunque, portò in seguito la IAAF a cambiare la regola introducendo dal 2001, la squalifica diretta da parte del Giudice Capo negli ultimi 100 metri del percorso anche in assenza di precedenti proposte di squalifica, e l’introduzione delle figure degli Assistenti del Giudice Capo di modo che l’eventuale squalifica venisse accelerata rispetto al reale momento in cui si produceva.

La gara in se stessa non aveva vissuto di una storia oltremodo intensa, salvo appunto negli ultimi minuti.

Al 14 Km. erano ancora in otto a guidare il gruppo, al 16 Km. erano rimasti in quattro (Segura, Korzeniowski, Hernandez e Andreyev), ma erano seguiti a breve distanza da Perez, Erm e Rasskazov. Al 18 Km. Conducono Korzeniowski, Hernandez e Segura, mentre Andreyev è staccato di alcuni secondi, e anche Hernandez comincia ad accusare un lieve calo.
Ancora un Km. e la gara cambia volto: testa a testa tra Korzeniowski (che ha preparato tutta la stagione nel tentativo di vincere due ori olimpici) e Segura, mentre Hernandez sembra accontentarsi del bronzo.

Il resto è storia già nota.

Gli italiani presentano Alessandro Gandellini, Michele Didoni e Giovanni De Benedictis.

Gandellini sarà il migliore: in gara con i primi fino al 10 Km coperto in 39:55, poi piano piano perde lo smalto e coglierà il 9° posto in 1:21:14 a 9 secondi dall’australiano Nathan Deakes.
Didoni coglierà un 11° posto in 1:21:43 a 29 secondi dal concittadino, ma otterrà pur sempre la sua 5° prestazione di sempre sulla distanza.
De Benedictis ancora una volta non brillerà. Otterrà la 16 posizione in 1:23:14 (che rappresenterà la sua 23° prestazione di sempre), quando alcuni mesi prima il tempo attenuto in Italia di 1:21:20, aveva indotto a sperare se non in una medaglia, almeno in un piazzamento nei primi otto. Davanti a lui, anch’egli in giornata del tutto negativa l’argento di Atlanta, il Russo Ilya Markov.

Km. 50 marcia – 29 settembre 2000

1. Robert KORZENIOWSKI (POL) 3:42:22
2. Aigars FADEJEVS (LAT) 3:43:40
3. Joel SANCHEZ (MEX) 3:44:36
4. Valenti MASSANA (ESP) 3:46:01
5. Nikolay MATYUKHIN (RUS) 3:46:37
6. Nathan DEAKES (AUS) 3:47:29
7. Miguel Angel RODRIGUEX (MEX) 3:48:12
8. Roman MAGDZIARCZYK (POL) 3:48:17

Parziali

Korzeniowski: 10 Km. 45:53
20 Km. 1:29:20
30 Km. 2:12:10
40 Km. 2:55:08

Fadejevs: 10 Km. 45:54
20 Km. 1:29:20
30 Km. 2:12:10
40 Km. 2:55:24

Sanchez: 10 Km. 45:55
20 Km. 1:29:21
30 Km. 2:12:12
40 Km. 2:55:09

Massana: 10 Km. 46:00
20 Km. 1:30:09
30 Km. 2:14:43
40 Km. 2:59:19

Matyukhin: 10 Km. 45:54
20 Km. 1:29:20
30 Km. 2:12:15
40 Km. 2:58:19

Deakes: 10 Km. 45.54
20 Km. 1:29:21
30 Km. 2:12:11
40 Km. 2:55:56

Rodriguez: 10 Km. 45:54
20 Km. 1:29:21
30 Km. 2:12:11
40 Km. 2:57:10

Magdziarczyk: 10 Km. 45:58
20 Km. 1:30:26
30 Km. 2:16:13
40 Km. 3:00:51


Gli iscritti furono 56, provenienti da 30 paesi.

Robert Korzeniowski riscrisse con questa gara la storia della marcia ai Giochi Olimpici.

Aveva seguito il messicano Sanchez fino al 30 Km. dopo di che aumentò progressivamente il ritmo e si avviò, primo uomo, al doppio alloro.
Verso il 43 Km. Sanchez deve cedere il passo al lettone Aigars Fadejevs che arriva secondo a 1’18” da Korzeniowski, ma mantiene un vantaggio di 56” secondi sul messicano, che comunque con il bronzo stabilisce il primato personale.

La gara aveva detto tutto tra il 30 Km ed i 35 Km. il resto fu normale amministrazione.

Le squalifiche che avevano avvelenato il clima dei giorni precedenti dopo la gara della 20 Km. maschile, ma anche, forse ancora di più, dopo la 20 Km. femminile furono attenuate dallo storico risultato di Korzeniowski. Ciò nonostante 8 atleti vennero squalificati, ma il mondo della marcia in particolare, e dell’atletica in generale le considerò meno controverse. Agli 8 squalificati si aggiunsero 9 atleti che non terminarono la gara, solamente 39 la portarono a termine.

Gli italiani presentarono a questi Giochi Olimpici tre atleti: Ivano Brugnetti (secondo arrivato l’anno prima ai Campionati Mondiali di Siviglia, ma di fatto Campione del Mondo in carica della 50 Km, perché ancora non si era a conoscenza della squalifica per doping di German Skurigin), il veterano Gianni Perricelli, alla sua quarta Olimpiade, e Arturo Di Mezza (4° quattro anni prima ad Atlanta).

Toccammo il fondo; mai finora in una 50 Km., quando presentammo tre atleti, nessuno riuscì a portare a termine la gara, e non fu certamente conseguenza di squalifiche.

Arturo Di Mezza fu il primo ad abbandonare la contesa poco dopo 25 Km. al quale era transitato in 27° posizione in 1:55:14
Lo seguirono, quasi alla stessa distanza, dopo il 35 Km. Ivano Brugnetti (era transitato al 35 Km. in 2:39:21 in 13° posizione) e Gianni Perricelli, fra l’altro gravato da due proposte di squalifica, cosa per altro abbastanza inusuale per lui, che era transitato al 35 Km. in 2:46:17 in 38° posizione.